di DANIELE MATTIOLI
Questo articolo farà parte di un rivista sullo sport italiano disponibile nelle prossime settimane.
L’immagine è ancora presente nella mente di tutti gli appassionati del batti e corri italiano. Stadio di Serravalle, mercoledì 19 agosto 2009, si sta giocando la quinta partita della finale Scudetto tra la Fortitudo Bologna e la T&A San Marino, con gli ospiti in vantaggio per 16 a 2 e ad una sola eliminazione dal vincere l’ottavo titolo della loro storia. Fabio Milano, miglior rilievo del campionato, lancia a casa base. Dean Rovinelli, battitore del San Marino, gira a vuoto. Strike Out.
Può iniziare la festa. La Fortitudo Bologna, contro ogni pronostico alla vigilia, è Campione d’Italia.
Ma ora, sei mesi dopo, tutto è cambiato in casa Fortitudo. Molti dei protagonisti della vittoria scudetto, infatti, non vestono più la casacca biancoblù. Hanno lasciato la squadra il miglior giocatore italiano Claudio Liverziani, Daniele Frignani, il bombardiere Richard Austin, Matt Stocco e Giovanni Pantaleoni, passato al T&A San Marino. La squadra allenata da Marco Nanni però non è rimasta a guardare e, nel mercato invernale, si è data da fare per sopperire alle assenze. E’ arrivato dal Grosseto Jairo Ramos Gizzi, da cui la squadra bolognese si aspetta potenza nel box e molta esperienza, vista l’aggiunta di alcuni giovani di grande aspettative: il ricevitore Mattia Reginato, l’interno Livinston Santaniello (ambedue dal Reggio Emilia) e l’esterno Daniele Malengo (dal Godo). Nella città felsinea si registra inoltre il ritorno di Cody Cillo, rientrato in Italia dopo l’anno trascorso nelle leghe indipendenti americane, che verrà impiegato come rilievo di Yulman Ribeiro, nella gara del lanciatore non ASI (oriundo). Invariati gli altri partenti: Jesus Matos nella sfida del pitcher straniero e Fabio Betto in quella dell’italiano.
Se è da applausi la campagna acquisti della Fortitudo Bologna, da sempre costretta a operare entro un budget di mercato molto stretto, sontuosa e realizzata per ritornare a vincere da subito in Italia è stata quella della Caffè Danesi Nettuno. La compagine laziale, infatti, nonostante la vittoria in Coppa Campioni, non è riuscita a qualificarsi per i playoff nella passata stagione creando malumore tra i tifosi. La società ha riconfermato il Manager Faraone e ha allestito una squadra di grande esperienza e di indubbia qualità, ma con il punto interrogativo della condizione fisica per molti dei nuovi acquisti, che sono rimasti inattivi la scorsa stagione. Non si discutono le capacità dei lanciatori Mike Natale, Kris Wilson (esperienza con i New York Yankees per lui) o di James Buccheri e Vince Parisi ma il fatto di non aver disputato la scorsa stagione potrebbe diventare un problema soprattutto all’inizio del campionato. Il Nettuno si affiderà ancora alle valide di Giuseppe Mazzanti, agli strike out di Carlos Richetti e alla voglia di far bene anche in Italia da parte di Luis Perez, distintosi per le alte medie in battuta lo scorso anno in Spagna.
Nella prossima stagione ci si aspetta molto anche dalla Telemarket Rimini, ritornata ai playoff nella scorsa annata grazie anche all’arrivo del Manager Mazzotti. L’ex allenatore di Bologna e Grosseto ha allestito una squadra diversa da quella del 2009, cercando di migliorare soprattutto il livello difensivo e il monte di lancio. Sono stati infatti presi Enorbel Marquez e Mauro Schiavoni per innalzare la qualità delle gare 2 e 3, mentre sarà il duo Brower-Serrano a lanciare in gara 1. Sarà sempre la grinta e la classe di Mario Chiarini a trascinare i Pirati nel box di battuta, che vedrà da quest’anno anche l’apporto di Johnny Carvajal e Laidel Chapelli, ambedue provenienti dal Parma.
E proprio interessate sarà vedere come si comporterà in questa stagione la formazione del Cariparma, che ha come obiettivo dichiarato quello di raggiungere la post season, ma la speranza è quella di ritornare a disputare la Finale Scudetto, risultato che manca dal lontano 1997. Per cercare di porre fine a questo digiuno, la squadra emiliana ha acquistato dalla Caffè Danesi Nettuno il forte battitore Juan Camilo e ha deciso di affidare il difficile ruolo di interbase a Mario Yepez, giocatore di esperienza. Super confermato il blocco dei giocatori italiani del calibro di Davide Dallospedale, Alex Sambucci e Leonardo Zileri che formerà ancora l’ossatura della squadra.
Non ha bisogno di conferme invece la T&A San Marino, che dopo la vittoria dello Scudetto nel 2008, ha perso in finale lo scorso anno contro la Fortitudo Bologna. Per una squadra che negli ultimi anni occupa i vertici del campionato italiano, sono arrivate operazioni di mercato destinate a innalzare la qualità della formazione ed infatti è arrivato dai campioni d’Italia il terza base Pantaleoni e dagli States l’interbase Anthony Granato, mentre Josè Escalona dovrà aiutare l’immenso Tiago Da Silva nella gara del lanciatore oriundo. Spetterà invece a Vincente Bonilla lanciare in gara 1, mentre sarò probabilmente ancora Luca Martignoni il partente nella gara riservata ai lanciatori italiani.
Chi ha dovuto operare e molto in questo mercato invernale è stato il BBC Grosseto, chiamato a riscattare una delle stagioni più deludenti degli ultimi anni. A dirigere la squadra è stato nominato Ruggero Bagialemani, che dopo aver allenato a lungo la Caffè Danesi Nettuno è passato ai rivali del Grosseto. Il nuovo manager dei maremmani ha subito confermato il lanciatore straniero Juan Figueroa, il migliore lo scorso anno, e ha richiamato il ricevitore Kelly Ramos, già a Grosseto nelle stagioni 2007 e 2008. Nel ruolo di interbase è arrivato da Tulsa Danny Sandoval, pronto ad entrare nel cuore dei tifosi così come aveva fatto Raul Marval, che però non è stato riconfermato dalla compagine toscana. Peserà, e non poco, l’infortunio subito da Junior Oberto nel precampionato e che lo vedrà nel box infortunati per tutta la stagione. A Grosseto ci si aspetta di conseguenza molto dal ritorno a pieno regime di Riccardo De Santis, uno dei migliori lanciatori di classe italiana.
Sarà sicuramente curioso vedere se una tra la De Angelis Godo e i Warriors Paternò riuscirà ad inserirsi nella lotta per raggiungere i playoff e perché no, a far lo sgambetto alle squadre più blasonate. In Romagna è stata allestita una squadra da tenere sicuramente d’occhio, soprattutto nelle sfide del lanciatore straniero e oriundo, dove saliranno sul monte Keith Ramsey e Panagiotis Sikaras, obiettivo di molte squadre dell’IBL, ma che alla fine ha deciso di rimanere a Godo.
Sarà compito di Gary Burnham ricoprire il ruolo di prima base, mentre il colombiano Carlos Villalobos giocherà come interbase.
In Sicilia invece si è lavorato molto nel mercato invernale per tentare di rendere la squadra più competitiva dopo la promozione dalla serie cadetta all’IBL maturata lo scorso settembre. Sono stati confermati solo nove giocatori, tra cui il forte lanciatore Franklin Torres e il ricevitore Weltin Cabrera, e sono arrivati dodici nuovi acquisti. Tra questi bisogna assolutamente sottolineare i due stranieri Yorkin Ferreras e il prima base Orlando Yntema e l’esterno Daniele Santolupo, grande prospetto capace di importanti cose.
Come si evince dalla presentazione delle nuova stagione, il campionato IBL 2010 sarà ricco di equilibrio e di partite punto a punto visto il livello molto simile tra le squadre partecipanti.
La stagione 2010 sarà anche la prima che vedrà la nascita delle franchigie, con una squadra che disputerà l’IBL 1 (l’equivalente della Major League in America) e un’altra che disputerà l’IBL 2 (il AAA americano), con la possibilità di spostare i giocatori da una formazione all’altra in base al bisogno. Si riparte quindi dall’equilibrio, dall’innovazione e ovviamente dal tentativo di scucire il tricolore dalla casacca della Fortitudo Bologna.
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DOPO LA COPPA ITALIA DEL 2008, IL CAMPIONATO ITALIANO NEL 2009: ECCO A VOI IL MIGLIOR RICEVITORE DELL’IBL JUAN PABLO ANGRISANO
di GIDEON 12
La Fortitudo è 1 a 1 a sei eliminazioni dalla fine di Gara 1 delle Finali Scudetto 2009. La squadra biancoblù ha la possibilità di portarsi in vantaggio nel risultato. Con un eliminato, ci sono i corridori agli angoli. Ramirez, lanciatore del San Marino, dà la base intenzionale a Richard Austin, che così riempie le basi. La squadra del Monte Titano decide di giocarsi Juan Pablo Angrisano. E il miglior ricevitore del campionato non perdona. Valida a destra e Garabito segna il punto numero due della gara, che permette alla Fortitudo di vincere la prima sfida di queste finali. Con la firma ancora una volta del “killer”, Juan Pablo Angrisano.
46 RBI battuti a casa in stagione e sempre decisivo: annata super per Juan Pablo Angrisano!!! Foto Bellocchio
Secondo Juan Pablo Angrisano è proprio questa la gara che ha fatto la differenza in questa finale Scudetto e al nostro sito dice “è stata una partita che ha mostrato veramente che siamo duri a morire e in un momento difficile, ci siamo risollevati e abbiamo realizzato una grandissima rimonta, mettendo ampiamente le cose in chiaro”
Il numero 14 della Fortitudo continua poi dicendo che “sono felicissimo per questo grande risultato che abbiamo ottenuto soprattutto perché ce lo siamo ampiamente meritati, dopo avere disputato una splendida annata”.
Il ricevitore biancoblù e della nazionale italiana continua poi affermando “non ci credo ancora, è tutto ancora una sogno. Sono contento per la squadra e anche per me, in quanto dovevo riuscire a confermarmi sui livelli dello scorso anno e penso di esserci riuscito”.
Dice bene Angrisano, perché nel campionato italiano non c’è nessun ricevitore come lui. E anche le statistiche lo testimoniano.
Difensivamente ha eliminato 15 corridori su 25 che hanno tentato di rubargli una base (terzo in graduatoria), mentre come attaccante solamente Dewis Navarro presenta una media battuta migliore, superiore comunque per poco .339 contro .312.
Angrisano è invece irraggiungibile per quanto riguarda i punti battuti a casa: ben 36 e terzo posto in classifica generale, mentre il primo degli altri catcher (sempre Navarro) è fermo a quota 26.
A testimonianza del sangue freddo del ricevitore italo-argentino un altro dato: quando ci sono due eliminati e si deve far segnare un compagno, bisogna chiedere a lui: 25 dei suoi punti battuti a casa sono stati ottenuti in questo modo. In merito a questi dati lo stesso Angrisano li commenta dicendo che “sono contento per aver raggiunto questi numeri perché sono stati d’aiuto per la squadra a vincere il titolo, ma potrebbe essere stata un’annata fortunata e quindi bisogna mantenere i piedi per terra e continuare ancora a lavorare per migliorare”.
L’ex catcher di Codogno è stato convocato dalla nazionale italiana per le selezioni con la maglia azzurra per i Mondiali di Settembre “sono contentissimo di essere stato selezionato e non vedo l’ora di poter dare una mano anche in questa nuova avventura” conclude poi il miglior ricevitore dell’IBL.
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