SAN MARINO RIBALTA IL RISULTATO IN EXTREMIS E SCONFIGGE LA FORTITUDO 10 A 9 NELLA PRIMA GARA DEL SECONDO TURNO DI ROUND ROBIN

di GIDEON 12

La Fortitudo perde la prima gara del secondo trittico del Round Robin contro il San Marino 10 a 9 dopo essere stata in vantaggio per gran parte della gara.

Ecco il resoconto dal sito Fibs:

Quando Yogi Berra dichiarò “it ain’t over till it’s over” (ovvero: non è finita finchè non è finita) evidentemente sapeva quel che diceva.
Il mitico detto dell’altrettanto mitico catcher degli Yankees trova in effetti perfetta applicazione al Castello di Serravalle a San Marino, dove la T&A ha battuto (10-9) la Fortitudo Bologna dopo essere stata sotto 9-0 nel punteggio.
Per la squadra di Bindi sembrava una serata ai limiti dell’umiliazione. Bologna aveva segnato 2 punti senza battere valido al primo contro un Martignoni in difficoltà con il controllo (4 basi in 2.1 riprese) e Austin aveva spinto a casa 5 punti con 2 homer chilometrici contro entrambi i rilievi che San Marino aveva mandato sul monte (prima Lucena, poi Orta).
Con Bologna in vantaggio 9-0 al quarto, il partente felsineo Betto che aveva concesso solo un singolo e ben 8 basi ball regalate dai pitcher di San Marino, davvero la rimonta sembrava impossibile.
Ma non è finita, fino all’out numero 27 (nostra rivisitazione della frase di Yogi Berra…). E San Marino lo ha fatto vedere. Con un out al quinto, Jansen ha spedito un triplo contro la recinzione. Sheldon lo ha seguito con un fuoricampo a sinistra. Anche Albanese, autore di un singolo interno, ha a sua volta segnato sul singolo di La Fera e la battuta in diamante di Duran.
Betto per la verità si è poi ripreso ed è sceso dal monte dopo 6 riprese (6 valide e 5 strike out) e Bologna nettamente in vantaggio (9-3). La Fortitudo aveva anche avuto l’occasione di affossare San Marino al settimo. Con seconda e terza occupate però Bindi ha rischiato Schiavoni al posto di Orta e l’italo argentino lo ha ripagato mettendo al piatto Mazzuca.
Nella parte bassa della ripresa è entrato Norrito. Non è stato granchè fortunato (un ‘chopper’ di Sheldon ha preso il tempo a Pantaleoni, un pop di Vasquez si è trasformato in valida), ma nemmeno incolpevole: ha concesso 4 singoli e una base senza ottenere out. Nanni ha tentato l’azzardo, mandando il mancino Milano ad affrontare il destro De Biase con zero out. Milano è uscito dalla situazione, anche grazie ad una grande presa di Liverziani su una linea di Imperiali. Duran, che in terza non ha preso in considerezione l’ipotesi del ‘pesta e corri’, ha di fatto regalato un punto a Bologna.
La svolta è arrivata nell’ottava ripresa d’attacco della T&A. San Marino ha prima sbagliato il ‘bunt’ con Albanese (corridori in prima e seconda e zero out), poi ricevuto l’inatteso regalo di un ‘balk’ (a lungo e giustamente contestato da Bologna) da Milano su un’azione nella quale La Fera aveva battuto in diamante con conseguente secondo out. La Fera, avuta la seconda chance, l’ha sfruttata con un singolo. E a quel punto San Marino non si è più fermato: singolo di Duran, base a Vasquez, singolo di De Biase e situazione clamorosamente ribaltata.
Al nono, con un out, Garabito ha ricevuto 4 ball. Però si è subito fatto eliminare in prima dal ‘pick off’ di Schiavoni. Anche questa decisione dell’arbitro Maestri è stata contestata dalla Fortitudo, ma le immagini televisive danno ragione al ‘blu’. A quel punto Schiavoni aveva la partita in mano e non se la è fatta sfuggire. Addirittura, ha voluto cogliere personalmente al volo il ‘pop’ del terza base bolognese.

SECONDO TURNO DI POULE SCUDETTO PER LA FORTITUDO. L’AVVERSARIO E’ IL SAN MARINO

Si apre mercoledì 29 luglio la seconda giornata del girone di semifinale delle Gioco Digitale Baseball Series.

A San Marino la T&A ospita la Fortitudo Bologna (diretta web sul sito di Rai Sport e differita ‘as live’ su Rai Sport Più dalle 23.45 e alle 14.45 di giovedì 30) per aprire un trittico naturalmente decisivo per i destini delle 2 formazioni.
“E’ decisivo solo non subire il ‘cappotto’, a questo punto” commenta Marco Nanni, manager della Fortitudo Bologna.
La Fortitudo deve rinunciare anche in questa giornata a Infante. Per il resto la formazione è al completo, anche se Pantaleoni e Frignani risentono degli infortuni che hanno condizionato tutta la loro stagione. Il lanciatore partente sarà Betto.
Meno pensieri ha il manager del San Marino Doriano Bindi, che ha tutta la rosa a disposizione e affiderà la palla del partente senza esitazioni a Luca Martignoni, grande protagonista contro il Rimini 7 giorni fa.

La serie prosegue a Bologna. Venerdì la Fortitudo si affiderà a Matos e la T&A ad Estrada. Sabato Bologna dovrebbe recuperare Ribeiro, che è reduce dal fastidio all’inguine che lo ha portato da uscire contro il Parma e ha lanciato il primo ‘bull pen’ martedì sera. San Marino risponderà con Da Silva.

TRASCINATA DA UN SUPER GARABITO (2 HOMER PER LUI), LA FORTITUDO BATTE IN RIMONTA IL PARMA E SALE AL COMANDO DELLA POULE SCUDETTO

di GIDEON 12

La Fortitudo è sotto 7 a 6 dopo sette riprese giocate e soprattutto dopo essere stata in vantaggio per quattro inning. Daniele Frignani, il capitano biancoblù, è eliminato al volo in foul. Si presenta nel box di battuta Bidi Landuzzi che ottiene una base ball di vitale importanza sia per la partita sia per la stagione della Fortitudo. Riparte quindi il lineup e tocca ad Eddy Garabito, autore di un fuoricampo a destra al terzo inning, andare in battuta. E l’ex giocatore dei Colorado Rockies non perdona e colpisce duro il povero Scarcella, lanciatore del Parma. Lunga legnata che si perde tra gli alberi dietro l’esterno destro. E’ il fuoricampo che fa esplodere il Gianni Falchi. E’ l’homer della vittoria.

La Fortitudo, infatti, riesce poi a realizzare altre quattro segnature nella stessa ripresa grazie a due valide, a tre basi ball e ad una battuta in scelta difesa rivelatasi fondamentale di Angrisano che è valsa i due punti del definitivo 12 a 7, anche perché Fabio Milano realizzava l’ennesimo capolavoro della sua stagione, non permettendo  ai rivali parmigiani di ritornare in partita. E dire che la situazione per la Fortitudo non si era messa molto bene, sebbene la squadra di Marco Nanni fosse partita subito in vantaggio.

Nonostante l’1 a 0 iniziale del Parma, la Fortitudo aveva subito ribaltato la situazione alla prima ripresa, grazie alla base ball ricevuta da Garabito e alle valide in successione di Pantaleoni e Liverziani che permettevano all’interbase di pareggiare l’incontro. Giovanni poi  segnava  il punto numero due su una volata di sacrificio di Mazzuca. Tra il terzo e il quarto inning la Fortitudo prendeva il largo spinta dal fuoricampo di Garabito da un punto e dalle valide di Liverziani e Frignani e dalle numerose basi ball concesse dal partente parmense Grifantini. Sembrerebbe l’inizio di una gara in discesa per i locali, ma il Parma sfruttando qualche amnesia di troppo in difesa e l’ottima vena offensiva dei suoi battitori riusciva addirittura a pareggiare l’incontro  e poi ad andare in vantaggio grazie alle valide di Munoz, Balentina e Sambucci. Un provvidenziale Norrito chiamato sul monte riusciva a chiudere l’inning facendo battere in doppio gioco Davide Dallosppedale.
Da quel momento il Parma si fermava a livello offensivo “imbrigliata” dai lanci di Norrito e Milano, mentre la Fortitudo accorciava prima il risultato al quinto inning grazie alle valide di Angrisano e Landuzzi per poi ribaltarlo all’ottavo inning, sfruttando la prodezza offensiva di Garabito e un collettivoEddy Garabito come sempre decisivo

IL COMMENTO Tre fuoricampo nel giro di 24 ore, due dei quali battuta nella gara di stasera e risultati decisivi al fine del risultato e della stagione biancoblù … signori e signori Eddy Garabito (foto a destra, Bellocchio).  “Sono molto contento di quanto fatto oggi perché ha permesso alla squadra di vincere una gara importantissima per noi” dice al sito Grandeslam l’ex giocatore dei Coloradro Rockies. “E’ stata una gara dura ma alla fine siamo riusciti a portarla a casa” aggiunge Eddy. “Abbiamo giocato bene dando il massimo e alla fine il campo ci ha premiato” conclude Garabito.

 

ARTICOLI CORRELATI

–          INTERVISTA A EDDY GARABITO

LA FORTITUDO SCHIANTA IL CARIPARMA 22 A 5. TRA LE 21 VALIDE BIANCOBLU’, GRANDE SLAM DI AUSTIN E HOMER DI GARABITO

di GIDEON 12

Nel numero di questa settimana di Fuoricampo, notiziario della Fortitudo Baseball e distribuito al Gianni Falchi, Claudio Adelmi scrive, nel suo bell’articolo (come sempre), di come una singola azione possa essere la svolta di un’intera stagione. Claudio si riferiva al fuoricampo da 2 punti di Frignani contro il Grosseto nella seconda gara della semifinale playoff 2003, dopo che la prima si era conclusa 16 a 4 per i Maremmani, che diede la molla alla Fortitudo che risultò poi quasi imbattibile nella corsa per la vittoria dello scudetto (8 vittorie nelle successive 9 partite).
Non possiamo dire, ancora, se quello che è successo ieri sera sarà la svolta di un intera stagione, ma possiamo però affermare che la vittoria ottenuta ieri, dopo la sconfitta agli extrainning di mercoledì, dimostra appieno le capacità e l’orgoglio biancoblù capaci di rialzarsi immediatamente e di colpire molto duro il Cariparma.

Il momento topico della partita è la parte bassa della quarta ripresa. Il Parma dopo essere partito subito in svantaggio per 4 a 0, impatta il risultato al secondo inning e con un fuoricampo di De Simoni al quarto si porta clamorosamente in vantaggio. Sembra di rivedere lo spettro della gara giocata la scorso anno contro il San Marino, quando la Fortitudo, avanti 7 a 1, perse la gara 14 a 8…sembra, però. Infatti Bidi Landuzzi colpisce un gran doppio a sinistra. Con un eliminato si presenta nel box di battuta Eddy Garabito. L’ex Colorado non perdona. Lunga legnata a sinistra per il vantaggio Fortitudo. Che segna probabilmente la gara.

La squadra di Marco Nanni infatti non lascia scampo al rilievo parmense Lira, e segna cinque punti alla quinta ripresa. Singolo di Angrisano e poi colpiti Garabito e Liverziani mentre Pantaleoni guadagna la base per ball per il punto obbligato del 7 a 5. A basi piene ci pensa Richard Austin a mettere la parola fine alla gara. Suo infatti in Grande Slam che porta la Fortitudo 11 a 5.
Nella ripresa successiva anche il neo entrato Mori deve subire la forza biancoblù. Il lanciatore di scuola italiana infatti subisce ben 6 punti frutto di altrettante valide due delle quali doppi battuti da Bidi Landuzzi e Claudio Liverziani.
La Fortitudo non si ferma più e segnerà altri cinque punti nelle rimanenti tre riprese portando il risultato sul 22 a 5, che risulterà anche essere il finale, complice un buon recupero di Matos dopo le difficili riprese iniziali e gli ottimi rilievi di Moreno e Fabio Frignani, entrato a sostituire il closer venezuelano uscito per infortunio.

IL COMMENTO Abbiamo giocato una bella gara e abbiamo ottenuto una vittoria di grande importanza soprattutto per il morale” dice al sito Grandeslam il Manager Fortitudo Marco Nanni. Doveva essere una gara con il risultato chiuso o almeno “con numeri bassi”, in quanto riservata ai lanciatori stranieri ma invece non è stato così e la cosa ha colpito un po’ tutti, compreso Marco Nanni che a riguardo afferma “considerando che le sfide dei pitcher stranieri sono tra le più equilibrate non avrei mai immaginato un risultato così ampio ed elevato”. C’è stato un attimo di paura all’ottavo inning quando Moreno si è toccato la gamba, e poi si è accasato a terra “al momento non sappiamo con certezza di cosa si tratta, ma pensiamo che si tratti di un risentimento muscolare. Nei prossimi giorni comunque sapremo con certezza cosa è successo” ha poi concluso il Manager Marco Nanni.

UN FUORICAMPO DI LAIDEL CHAPELLI PERMETTE AL PARMA DI VINCERE LA PRIMA GARA DEL ROUND ROBIN: 4 A 3 AL DECIMO INNING

di GIDEON 12

La Fortitudo perde la prima gara del Round Robin 4 a 3 dopo dieci riprese di perfette equilibrio in campo. A decidere la sfida è un Walk Off Homer di Laidel Chapelli al decimo inning.

Ecco il resoconto dal sito Fibs:

Un ‘walk off home run’ di Laidel Chapelli su Fabio Milano con un out alla decima ripresa ha dato al Cariparma la vittoria (4-3) sulla Fortitudo Bologna nell’apertura del girone di semifinale. Il fuoricampo del cubano naturalizzato ha chiuso una gara che ha permesso al pubblico dello stadio “Europeo-Nino Cavalli” di calarsi in un’atmosfera ‘post season’ che lo scorso anno era mancata a Parma, ricca di emozioni e con qualche inevitabile recriminazione.
Parma l’ha condotta all’inseguimento, quasi annichilità in attacco dalle traiettorie beffarde di Fabio Betto (solo 3 valide concesse in 6.1 riprese) e con sul groppone un colpo da potenziale k.o. inferto da Mazzuca al sua partente Corradini alla prima ripresa (doppio e 2 punti battuti a casa). Al quinto Parma sembrava avere in mano il bandolo della matassa, quando Carvajal si è presentato a battere a basi piene. Ma la rimbalzante del venezuelano è finita nel guanto del terza base bolognese Pantaleoni, che ha dato il via ad un doppio gioco ammazza inning.

A due terzi di gara Parma lamentava la completa assenza dalla partita della parte centrale del suo line up. Carvajal, Chapelli e Munoz in 3 avevano infatti prodotto solo una base per ball. In verità, i 3 hanno deciso la partita. All’ottavo, con un out, Dallospedale ha indicato la via, cercando la battuta in campo destro contro i ‘sinker’ del rilievo ospite Norrito. Ne è scaturito un doppio. Carvajal lo ha imitato, colpendo un triplo che ha ridotto lo svantaggio parmense al 3-2. Dopo la sostituzione di Norrito con Milano, è stato Munoz a toccare un doppio per il 3-3. Chapelli, come detto, la partita l’ha chiusa, spedendo una palla veloce di Milano dietro la recinzione a destra.

La vittoria del Parma è anche frutto di una splendida serata del ‘bull pen’. Dopo il partente Corradini (3 valide, 3 strike out e 4 basi in 5.1 riprese), Salsi (1.2 riprese) e Newman (1 ripresa) sono stati perfetti. Scarcella ha firmato la vittoria concedendo solo una valida (singolo di Frignani) in 2 riprese.
La Fortitudo Bologna rimpiange probabilmente l’occasione persa di mettere definitvamente al tappeto l’avversario al terzo, quando Mazzuca a basi piene ha battuto sul terza base. Ma a parte quell’occasione, in attacco ha sfruttato più o meno tutto quello che i pitcher parmensi hanno concesso.

A POCHE ORE DALL’INIZIO DELLA POST SEASON, IL CAPITANO DANIELE FRIGNANI RACCONTA LE SUE IMPRESSIONI SULLA STAGIONE E SUI PLAYOFF BIANCOBLU’

di GIDEON 12

Oggigiorno, citando alcuni celebri esempi, possiamo dire che Francesco Totti lo è nella Roma così come Alex Del Piero lo è nella Juventus mentre se diamo uno sguardo al passato, uno dei capitani più illustri è stato sicuramente Giacomo Bulgarelli, capitano indiscusso del Bologna, squadra dove tra le altre cose ha sempre militato.I suoi numeri.../ Bellocchio
Sempre a Bologna è possibile trovare un altro capitano che presenta caratteristiche simili a questi giocatori appena citati e all’anagrafe il suo nome fa Daniele Frignani . Più di 700 partite con la maglia della Fortitudo (per la precisione, considerando solo il Campionato Italiano, sono 702) e due Scudetti vinti sono il suo biglietto da visita (foto a destra, Bellocchio).
Quello che però mi colpisce maggiormente di Daniele, a parte le importanti capacità tecniche che possiede, è la grinta e la voglia di giocare sempre al massimo che infonde di continuo ai compagni, caricandoli sempre in ogni situazione, nonché la sportività che sempre lo ha contraddistinto.
La grinta è una caratteristica che ha sin da bambino”, dice al nostro sito il papà di Lele, Paolo Frignani. “A riguardo ti posso citare una scena avvenuta quando era giovane, all’esordio in squadra maggiore”, continua il Signor Paolo. “Si giocava la sfida contro il Caserta e Lele era andato strike out in ambedue le volte che si era presentato al piatto. Prima di andare a battere per la terza volta si gira verso di me e mi dice di non averci ancora capito nulla di questi lanci e allora gli rispondo che è normale, visto che sono le prime volte per lui a questi livelli” prosegue il padre di Lele Frignani/BellocchioLele. “Invece Daniele mi sorprende e mi dice che non è ancora finita. E infatti colpisce un legno contro le recinzioni per la sua prima valida della gara. Questo è Daniele” conclude Paolo Frignani.
Nella serata di giovedì 16 Luglio (foto a sinistra, Bellocchio), Daniele Frignani ha però annunciato che ha fine stagione appenderà il guantone al chiodo, ovvero smetterà di giocare. Una scelta dettata dalla condizione fisica non ottimale che lo limita molto in campo e che, ovviamente, può creare vari infortuni che minerebbero la salute non solo del giocatore di baseball ma anche della persona fuori dal campo.
In questa intervista, però, non parleremo di tutto ciò. Ci sarà infatti tutto il tempo a disposizione per tracciare un riassunto e parlare della sua carriera a fine stagione. Ora l’argomento che conta maggiormente è quello della Post Season, che la Fortitudo raggiunge per la nona volta consecutiva e per la quinta volta come vincitrice della Regular Season negli ultimi 10 anni.

La Regular Season della Fortitudo merita sicuramente un bel 10 con Lode” dice al sito Grandeslam Daniele Frignani. “Secondo gli addetti ai lavori dovevamo lottare per la salvezza e l’inizio di stagione confermava quanto avevano pronosticato (inizio subito con due sconfitte contro il Parma NDR)” afferma poi il Capitano biancoblù. “Poi, però, qualcosa è cambiato e la duplice vittoria contro il Nettuno, sebbene la squadra laziale fosse rimaneggiata, ci ha fatto capire appieno le nostre potenzialità che abbiamo utilizzato per arrivare al Round Robin” prosegue il numero 21 della Fortitudo. “Un altro momento importante per la nostra stagione” continua Lele “ è stato anche la qualificazione alla Final Four di Barcellona ottenuta a Matino e il momento dopo la sconfitta in terra spagnola, dove non siamo crollati psicologicamente ma abbiamo ottenuto 12 vittorie consecutive”.
Da stasera, però inizia un nuovo campionato e la prima sfida vedrà la Fortitudo impegnata contro il Cariparma Parma. “Il Parma è una squadra che ha brillato molto grazie ad un ottimo collettivo che ha permesso alla compagine ducale di avere una certa costanza di risultati”, ha detto Frignani.
Le altre due sfide, invece, vedranno la Fortitudo affrontare la T&A San Marino e la Telemarket Rimini e riguardo a queste due squadre, ecco l’opinione del Capitano “ sono due squadre molto forti. Il Rimini è un squadra completa, sia in attacco che sul monte e a proposito presenta degli ottimi partenti; mentre il San Marino ha nella sua forza dei grandissimi battitori e due lanciatori, Estrada e Tiago Da Silva, che sono davvero micidiali”.
Clamorosa l’assenza della Danesi Nettuno che secondo Frignani è la delusione della Regular Season “il Nettuno partiva come favorita per la finale ed invece si trova addirittura fuori dalla Post Season. Il campo ha emesso i suoi verdetti e quest’anno ha premiato le quattro squadre che hanno espresso il miglior gioco” ha poi concluso Daniele Frignani.
E proprio stasera queste quattro squadre scenderanno in campo per dare inizio alla Post Season. C’è già chi dice che la finale sarà tra San Marino e Rimini, ma siamo sicuri che Capitan Frignani e e la Fortitudo si faranno ancora una volta valere. Come sempre, d’altronde.

PLAYERLIST: TOCCA AL MANAGER BIANCOBLU’ MARCO NANNI RACCONTARCI I SUOI GUSTI MUSICALI

di GIDEON 12

Prendendo spunto dall’omonima rubrica in onda su Sky Sport, la nostra “Playerlist” vede un giocatore della Fortitudo Baseball raccontare il suo rapporto con la musica, elemento che ci accompagna quotidianamente in ogni azione che facciamo, e stilando, tra le altre cose, una personale top-three delle canzoni preferite.
L’intervistato di questa settimana è il Manager Marco Nanni.

GIDEON 12: Ciao Marco.
MARCO NANNI: Ciao a tutti.

GIDEON 12: La Musica è elemento portante nella vita di tutti, in quanto ad un determinato evento si associa una determinata canzone. Qual è il tuo rapporto con essa?
MARCO NANNI: Il mio rapporto con la musica è sicuramente molto positivo, in quanto l’ascolto sempre. Di conseguenza posso dire che anche nel mio caso si può associare ad ogni fatto della propria vita, sportiva o privata che sia.

GIDEON 12: Parliamo dei tuoi gusti musicali, quale genere di musica ascolti?
MARCO NANNI: Praticamente ogni genere, soprattutto la musica di tipo commerciale. L’uncio genere che non mi entusiasta è quello Heavy Metal.

GIDEON 12: Da Manager della Fortitudo, svelaci quale genere di musica impazza in spogliatoio.
MARCO NANNI: Al momento ascoltiamo principalmente musica latina ed e Hip Hop, che sono sempre molto gettonate tra gli stranieri ma anche tra noi italiani.

GIDEON 12: Si vede molte volte che i giocatori, prima della gara, si caricano ascoltando canzoni varie. E’ stato così anche per te, quando giocavi?
MARCO NANNI: Sì, succedeva a volte. Inoltre mi ricordo che, quando giocavo a Modena, durante il viaggio per arrivare al campo modenese, ero solito ascoltare Money For Nothing dei Dire Straits. Mi caricava molto.

GIDEON 12: E proprio questa canzone appare nella tua playerlist.
MARCO NANNI: Proprio così, insieme ad altre due canzone a me molto care.

ECCO LA TOP THREE SONGS DI MARCO NANNI:

LOGICAL SONGS” (1979) dei SUPERTRAMP, dall’album “Breakfast in America”

MARCO NANNI: E’ una canzone che adoro in quanto mi ricorda molto la mia gioventù, periodo in cui ero solito ascoltarla.

MONEY FOR NOTHING” (1988) dei DIRE STRAITS, dall’album “Money for Nothing”

MARCO NANNI: I Dire Straits sono uno dei miei gruppi preferiti e di conseguenza ho scelto questa canzone, sempre molto bella. Inoltre mi ricorda l’esperienza che ho fatto a Modena, in quanto ero solito ascoltarla nel tragitto per arrivare al campo da gioco..

TI PRENDO E TI PORTO VIA” (2001) di VASCO ROSSI, dall’album “Stupido Hotel”

MARCO NANNI: Vasco è sicuramente il cantante che mi piace di più e di conseguenza ho sscelto questa canzone che adoro.

GIDEON 12: L’ultima domanda. Nella musica è possibile fare dei “remix” alle canzoni passate, modificandole e cambiandone il testo o il ritmo. Se ti fosse possibile, cosa avresti voluto modificare del Marco Nanni giocatore?
MARCO NANNI: Avrei sicuramente migliorato la corsa, qualità che mi sarebbe piaciuta possedere e che adoro vedere nei giocatori..

GIDEON 12: Grazie mille per la disponibilità.
MARCO NANNI: Grazie a te.

LA FORTITUDO TRIONFA A RIMINI 7 A 4 E VINCE LA REGULAR SEASON

da Rimini, GIDEON 12

Dopo la retrocessione del Reggio Emilia in A2 e il nome delle quattro squadre qualificate alla post season (Bologna, Rimini, San Marino e Parma), il campionato 2009 doveva emettere ancora l’ultimo verdetto: la vincitrice della Regular Season. E ieri sera lo ha finalmente fatto. Non si tratta però né della corazzata Rimini o del Nettuno imbottito di giocatori ex Major League, o neanche dei Campioni d’Italia del San Marino. La vincitrice della Regular Season 2009 è la nostra Fortitudo Bologna, ancora una volta capace di ottenere grandissimi risultati spendendo il giusto sul mercato invernale ma trovando sempre ottimi e validi giocatori e ribaltando i pronostici di inizio anno che la vedevano come quinta forza del campionato.

La vittoria che ha permesso la matematica vittoria della Regular Season è avvenuta ieri sera allo Stadio Mondiale di Rimini, dopo che Frignani e compagni avevano perso le prime due gare del trittico.
Si era capito che l’aria era diversa rispetto le altre serate sin da subito. Eddy Garabito, infatti, dava il suo benvenuto al lanciatore partente del Rimini, Sandy Patrone, colpendo un solo Homer in apertura di gara e portando in vantaggio la Fortitudo. E mentre Fabio Betto teneva a freno le mazze avversarie, ci pensava Richard Austin a “battezzare” il neo entrato Quattrini, alla quarta ripresa, colpendo un fuoricampo chilometrico andato a fare compagnia ai pesci del fiume Marecchia. Sempre nello stessa ripresa la volata di sacrificio di Stocco permetteva a Mazzuca di segnare il punto del momentaneo 3 a 0.
Anche la Fortitudo, come il Rimini, cambiava alla quarta ripresa il lanciatore, in modo da non affaticare troppo i pitchers in vista della prima sfida di Round Robin di mercoledì 22, e sostituiva Betto con Giuseppe Norrito. Il lanciatore italo-americano subiva un punto alla quarta ripresa dopo aver concesso tre basi ball consecutive ma riusciva poi a concludere indenne l’inning.

La Fortitudo, però, non si demoralizzava e aumentava subito il divario grazie al singolo da 2 RBI di Matt Stocco che a basi piene batteva valido, dopo che Garabito aveva segnato su lancio pazzo. 6 a 1 Fortitudo.
Al settimo inning il Rimini accorciava le distanze approfittando del calo di Norrito, segnando il punto numero due della serata. Due valide e un errore della difesa regalavano altre due segnature alla formazione di Mauro Mazzotti, all’ottava ripresa sul closer biancoblù Milano, che comunque riusciva a terminare l’inning senza subire altre segnature. Ci pensava ancora Richard Austin a battere lungo e profondo per il secondo fuoricampo della serata che permetteva alla Fortitudo di vincere gara e Regular Season, per la quinta volta negli ultimi nove anni.

Appuntamento quindi a mercoledì sera a Parma per l’inizio del Round Robin, nell’inusuale orario delle 20.30, che vedrà sul monte di lancio la sfida tra i lanciatori italiani.

FORTITUDO SCONFITTA 13 A 3 A RIMINI. ARBITRI DECISIVI (IN NEGATIVO)

da Rimini, GIDEON 12

Non tragga in inganno il risultato, perché la Fortitudo vista nei primi cinque inning nella gara di ieri ha saputo tenere molto bene alla corazzata Rimini e solamente una clamorosa svista arbitrale e una mancanza di cinismo nei momenti topici hanno fatto andare il Rimini in vantaggio, dopo che la squadra di Marco Nanni aveva tenuto molto bene le redini della partita. Nelle ultime due riprese il Rimini ha poi dilagato fissando il punteggio sul 13 a 3.

Pronti, partenza, via! Garabito esordisce con un doppio al centro ma nessuno dei suoi compagni riesce a portare a casa l’interbase biancoblù. Il Rimini invece colpisce subito duro. Singolo di Avagnina e poi doppio di Rios per il vantaggio Telemarket. La Fortitudo però è caparbia e presente e porta gli uomini in prima e seconda base (valida di Angrisano e base ball a Frignani). E’ di Garabito la valida del pareggio. Fine secondo 1 a 1 il punteggio. Per due riprese non succede più niente (anche se la Fortitudo manda in base gli uomini con regolarità) e si arriva così al quinto inning.
Pantaleoni guadagna la base ball e ruba la seconda. Liverziani è out al volo ma ci pensa Richard Austin a portare a casa il punto del vantaggio, grazie ad una valida. E la valida di Angrisano permette all’esterno centro di siglare la segnatura del 3 a 1.
Il Rimini però risponde colpo su colpo. Base ball a Carrozza e valida di Crociati. Con prima e seconda occupate, Lo Cascio è out al volo e Spinelli è eliminato al piatto. Avagnina però batte una linea che passa in mezzo alle gambe di Frignani. Errore del prima base e punto numero due del Rimini a segno. Il punteggio è ora sul 3 a 2 per la Fortitudo.

Ed eccoci arrivati al (solito) errore arbitrale, ancora una volta da parte di Filippi, arbitro di prima, protagonista ancora una volta e sempre contro la Fortitudo. A Nettuno espulse Infante per proteste quando l’interbase non aveva accennato a farle, mentre qui a Rimini non vede che la pallina colpita da Gonzales colpisce Avagnina mentre corre sulle basi. Sarebbe out per regola ma Filippi non chiama l’out che avrebbe posto fine all’inning e scatena le giuste proteste di Frignani. Clamoroso l’errore di Filippi in quanto anche dalle riprese video effettuate da un tifoso sugli spalti si può notare come la pallina cambi direzione al contatto con le scarpe del corridore riminese. Gonzales arriva salvo sul cuscino di prima e permette a Carrozza di segnare il punto del pareggio.

E ovviamente la sorte non è con la Fortitudo che subisce il doppio di uno scatenato Chiarini che porta a casa altri due punti. Yulman Ribeiro scende dal monte e al suo posto entra Ularetti che chiude l’inning. Gara però falsata ancora una volta dagli arbitri.
La Fortitudo cerca di rientrare in partita, ma i lanciatori riminesi fanno buona guardia, così come Ularetti alla sesta ripresa quando riesce, con grande classe, ad uscire senza subire segnature da una situazione di basi piene e nessun out.
Il Rimini però, da grande squadre quale è, colpisce duro nelle riprese successive sia lo steso Ularetti sia Dall’Ollio, prospetto biancoblù all’esordio in A1. Tra settimo e ottavo inning il Rimini segnerà 8 punti che porteranno il risultato sul definitivo 13 a 3 per i romagnoli.

LA TELEMARKET RIMINI ESPUGNA IL FALCHI 7 A 1, NELLA SERATA IN CUI CAPITAN FRIGNANI ANNUNCIA IL RITIRO A FINE STAGIONE

di GIDEON 12

Nella serata dell’annuncio di Daniele Frignani di appendere il guantone al chiodo a fine stagione, la Telemarket Rimini espugna il Gianni Falchi con un perentorio 7 a 1 e raggiunge la formazione bolognese in testa alla classifica.

Sono le 20 e 55 minuti quando Roberto Caramelli, speaker del Gianni Falchi, chiedeDaniele Frignani di poter fare un annuncio a tutto lo stadio. In molti avranno sicuramente pensato ad una qualche raccolta benefica o ad una qualche manifestazione da ricordare ed invece il colpo di scena: l’annuncio riguarda il Capitano di tante battaglie, Daniele Frignani, (foto a destra, FIBS) e del suo ritiro a fine stagione. In occasione della sua 700esima partita e dell’ultima gara di Regular Season al Gianni Falchi della sua carriera, Lele ha infatti deciso che questo sarà il suo ultimo anno da giocatore e di conseguenza ha deciso di informare tutti i tifosi biancoblù e gli estimatori di questo sport.

Si vede da subito che la partita è una gara sentita da ambedue le squadre in lotta per il primato in classifica, con i lanciatori partenti, Matos e Garcia, che dominano i lineup avversari e dove il pitcher riminese non riesce a fare da sé, ci pensa la difesa ad aiutarlo. Al secondo inning è infatti un presa contro le recinzioni di Mario Chiarini a togliere un possibile doppio a Joe Mazzuca (e c’era Austin sulle basi…), mentre tocca all’interbase Gonzales compiere una pregevole giocata difensiva su una bella battuta di Bidi Landuzzi.
Il momento decisivo arriva alla quarta ripresa quando Jesus Matos subisce quattro valide che permettono alla formazione romagnola di segnare tre punti. Singoli di Charini, Rios e Coffie (con RBI), poi volata di sacrificio di Carrozza per il 2 a 0 Rimini e successivo singolo di Lo Cascio che vale il 3 a 0 per la squadra di Mauro Mazzotti. Rimini che addirittura si porta sul 4 a 0 alla settima ripresa grazie ad un doppio di Avagnina che porta a casa Camargo.

La Fortitudo però non ci sta e tenta di reagire nella parte bassa del medesimo inning. Liverziani batte valida e Austin trova un doppio importantissimo a destra che permette a Claudio di raggiungere la terza. La volata di Mazzuca permette la segnatura del primo punto per gli uomini di Marco Nanni. Angrisano è out al volo ma le basi ball a Stocco e a Frignani riempiono le basi ma Landuzzi è eliminato al piatto.
Il fuoricampo di Coffie alla settima ripresa aumenta ancora il divario tra le due squadre e altri due punti al nono inning subiti da Vic Moreno porteranno il risultato sul definitivo 7 a 1, punteggio con il quale si concluderà la prima sfida del trittico.