di GIDEON 12
La Fortitudo perde la prima gara del secondo trittico del Round Robin contro il San Marino 10 a 9 dopo essere stata in vantaggio per gran parte della gara.
Ecco il resoconto dal sito Fibs:
Quando Yogi Berra dichiarò “it ain’t over till it’s over” (ovvero: non è finita finchè non è finita) evidentemente sapeva quel che diceva.
Il mitico detto dell’altrettanto mitico catcher degli Yankees trova in effetti perfetta applicazione al Castello di Serravalle a San Marino, dove la T&A ha battuto (10-9) la Fortitudo Bologna dopo essere stata sotto 9-0 nel punteggio.
Per la squadra di Bindi sembrava una serata ai limiti dell’umiliazione. Bologna aveva segnato 2 punti senza battere valido al primo contro un Martignoni in difficoltà con il controllo (4 basi in 2.1 riprese) e Austin aveva spinto a casa 5 punti con 2 homer chilometrici contro entrambi i rilievi che San Marino aveva mandato sul monte (prima Lucena, poi Orta).
Con Bologna in vantaggio 9-0 al quarto, il partente felsineo Betto che aveva concesso solo un singolo e ben 8 basi ball regalate dai pitcher di San Marino, davvero la rimonta sembrava impossibile.
Ma non è finita, fino all’out numero 27 (nostra rivisitazione della frase di Yogi Berra…). E San Marino lo ha fatto vedere. Con un out al quinto, Jansen ha spedito un triplo contro la recinzione. Sheldon lo ha seguito con un fuoricampo a sinistra. Anche Albanese, autore di un singolo interno, ha a sua volta segnato sul singolo di La Fera e la battuta in diamante di Duran.
Betto per la verità si è poi ripreso ed è sceso dal monte dopo 6 riprese (6 valide e 5 strike out) e Bologna nettamente in vantaggio (9-3). La Fortitudo aveva anche avuto l’occasione di affossare San Marino al settimo. Con seconda e terza occupate però Bindi ha rischiato Schiavoni al posto di Orta e l’italo argentino lo ha ripagato mettendo al piatto Mazzuca.
Nella parte bassa della ripresa è entrato Norrito. Non è stato granchè fortunato (un ‘chopper’ di Sheldon ha preso il tempo a Pantaleoni, un pop di Vasquez si è trasformato in valida), ma nemmeno incolpevole: ha concesso 4 singoli e una base senza ottenere out. Nanni ha tentato l’azzardo, mandando il mancino Milano ad affrontare il destro De Biase con zero out. Milano è uscito dalla situazione, anche grazie ad una grande presa di Liverziani su una linea di Imperiali. Duran, che in terza non ha preso in considerezione l’ipotesi del ‘pesta e corri’, ha di fatto regalato un punto a Bologna.
La svolta è arrivata nell’ottava ripresa d’attacco della T&A. San Marino ha prima sbagliato il ‘bunt’ con Albanese (corridori in prima e seconda e zero out), poi ricevuto l’inatteso regalo di un ‘balk’ (a lungo e giustamente contestato da Bologna) da Milano su un’azione nella quale La Fera aveva battuto in diamante con conseguente secondo out. La Fera, avuta la seconda chance, l’ha sfruttata con un singolo. E a quel punto San Marino non si è più fermato: singolo di Duran, base a Vasquez, singolo di De Biase e situazione clamorosamente ribaltata.
Al nono, con un out, Garabito ha ricevuto 4 ball. Però si è subito fatto eliminare in prima dal ‘pick off’ di Schiavoni. Anche questa decisione dell’arbitro Maestri è stata contestata dalla Fortitudo, ma le immagini televisive danno ragione al ‘blu’. A quel punto Schiavoni aveva la partita in mano e non se la è fatta sfuggire. Addirittura, ha voluto cogliere personalmente al volo il ‘pop’ del terza base bolognese.
Filed under: Fortitudo, IBL 2009, Post Season 2009 | 1 Comment »
TRASCINATA DA UN SUPER GARABITO (2 HOMER PER LUI), LA FORTITUDO BATTE IN RIMONTA IL PARMA E SALE AL COMANDO DELLA POULE SCUDETTO
di GIDEON 12
La Fortitudo è sotto 7 a 6 dopo sette riprese giocate e soprattutto dopo essere stata in vantaggio per quattro inning. Daniele Frignani, il capitano biancoblù, è eliminato al volo in foul. Si presenta nel box di battuta Bidi Landuzzi che ottiene una base ball di vitale importanza sia per la partita sia per la stagione della Fortitudo. Riparte quindi il lineup e tocca ad Eddy Garabito, autore di un fuoricampo a destra al terzo inning, andare in battuta. E l’ex giocatore dei Colorado Rockies non perdona e colpisce duro il povero Scarcella, lanciatore del Parma. Lunga legnata che si perde tra gli alberi dietro l’esterno destro. E’ il fuoricampo che fa esplodere il Gianni Falchi. E’ l’homer della vittoria.
La Fortitudo, infatti, riesce poi a realizzare altre quattro segnature nella stessa ripresa grazie a due valide, a tre basi ball e ad una battuta in scelta difesa rivelatasi fondamentale di Angrisano che è valsa i due punti del definitivo 12 a 7, anche perché Fabio Milano realizzava l’ennesimo capolavoro della sua stagione, non permettendo ai rivali parmigiani di ritornare in partita. E dire che la situazione per la Fortitudo non si era messa molto bene, sebbene la squadra di Marco Nanni fosse partita subito in vantaggio.
Nonostante l’1 a 0 iniziale del Parma, la Fortitudo aveva subito ribaltato la situazione alla prima ripresa, grazie alla base ball ricevuta da Garabito e alle valide in successione di Pantaleoni e Liverziani che permettevano all’interbase di pareggiare l’incontro. Giovanni poi segnava il punto numero due su una volata di sacrificio di Mazzuca. Tra il terzo e il quarto inning la Fortitudo prendeva il largo spinta dal fuoricampo di Garabito da un punto e dalle valide di Liverziani e Frignani e dalle numerose basi ball concesse dal partente parmense Grifantini. Sembrerebbe l’inizio di una gara in discesa per i locali, ma il Parma sfruttando qualche amnesia di troppo in difesa e l’ottima vena offensiva dei suoi battitori riusciva addirittura a pareggiare l’incontro e poi ad andare in vantaggio grazie alle valide di Munoz, Balentina e Sambucci. Un provvidenziale Norrito chiamato sul monte riusciva a chiudere l’inning facendo battere in doppio gioco Davide Dallosppedale.
Da quel momento il Parma si fermava a livello offensivo “imbrigliata” dai lanci di Norrito e Milano, mentre la Fortitudo accorciava prima il risultato al quinto inning grazie alle valide di Angrisano e Landuzzi per poi ribaltarlo all’ottavo inning, sfruttando la prodezza offensiva di Garabito e un collettivo come sempre decisivo
IL COMMENTO Tre fuoricampo nel giro di 24 ore, due dei quali battuta nella gara di stasera e risultati decisivi al fine del risultato e della stagione biancoblù … signori e signori Eddy Garabito (foto a destra, Bellocchio). “Sono molto contento di quanto fatto oggi perché ha permesso alla squadra di vincere una gara importantissima per noi” dice al sito Grandeslam l’ex giocatore dei Coloradro Rockies. “E’ stata una gara dura ma alla fine siamo riusciti a portarla a casa” aggiunge Eddy. “Abbiamo giocato bene dando il massimo e alla fine il campo ci ha premiato” conclude Garabito.
ARTICOLI CORRELATI
– INTERVISTA A EDDY GARABITO
Filed under: Fortitudo, IBL 2009, Il Commento | 2 Comments »