I TOP E I FLOP DEL 2010 PER IL SITO GRANDESLAM

Sembra ieri quando i New York Yankees battevano in gara 6 i Philadelphia Phillies vincendo il titolo 27 della loro storia e chiudendo la stagione del baseball 2009. Ora siamo qui, un anno dopo, pronti a raccontare quello che è successso in questo 2010 del batti e corri. Lo facciamo in un modo singolare, con un Top 3 e Flop 3 realizzata da tutti i collaboratori del sito, per diversi settori: in Italia, in Europa, in MLB e nel Mondo.

TOP & FLOP 2010 PER IL SITO GRANDE SLAM

Prima di partire con le valutazioni di coloro che collaborano per il sito, ecco i pensieri sul meglio del 2010 in MLB di alcuni nostri lettori:
Alessandro Cuomo scrive: Nell’ Opening Day di Mlb la giocata di Buehrle, lanciatore dei White Sox, in mezzo alle gambe per eliminare il battitore che stava correndo in prima base.
Roberto Mantovani dice: In assoluto Gallaraga col suo perfect….. Negato dall’errore arbitrale.
Ma ancora di più il pianto dello stesso arbitro distrutto dal dispiacere il giorno dopo quando si è incontrato col giocatore.
Spettacolare, emozionante e perfetto esempio sul significato del vero spirito sportivo Americano.

Ecco come la pensiamo noi, invece:

DANIELE MATTIOLI

TOP 3 IN ITALIA

1 – Emilia al potere
Una finale solo emiliana non la si vedeva dal lontano 2003, anno della vittoria della Fortitudo Bologna sulla Comcor Modena in cinque partite. Quest’anno la squadra bolognese è arrivata a pochissimo dal vincere il secondo titolo consecutivo dopo quello del 2009, ma ha trovato un Parma Baseball duro a morire, che ha vinto il tricolore (decimo della storia) dopo sette lunghe e appassionanti sfide. Tutte all’insegna del “Made in Emilia”.
2 – Bidi&Fabio
Al secondo posto della classifica, metto Bidi Landuzzi e Fabio Betto. Il motivo? Il primo dopo una carriera sempre a Bologna ha deciso di appendere il guanto al chiodo e mancherà molto al baseball giocato, mentre Fabio Betto ha raggiunto quest’anno il record delle 100 vittorie in Serie A. Il secondo posto a pari merito è meritato.
3 – Le Franchigie
Finalmente sono arrivate e hanno portato un filo d’aria fresca nel mondo del baseball giocato. Certo c’è ancora qualcosa da perfezionare, ma come primo anno, non c’è da lamentarsi.

TOP 3 IN EUROPA

1 – Venticinque anni dopo
Juan Pablo Angrisano batte lungo e profondo dove l’esterno avversario non può arrivare. Ramos segna punto a casa e la Fortitudo Bologna è campione d’Europa venticinque anni dopo. Merito di una squadra e di uno staff tecnico che non molla mai e riporta a casa la terza coppa europea della storia, recuperando lo svantaggio alla decima ripresa. Epici.
2 – Lunga vita a Sua Maestà
Trascinatore contro il Minolta Pioniers e vincitore con due prova da “extraterrestre” nelle sfide contro gli spagnoli del San Boi e il San Marino nella semifinale delle Final Four di Barcelona: signori e signore Jesus Matos, il migliore lanciatore dell’Europa intera.
3 – Germania in crescita
Nessuno l’avrebbe detto, ma dopo aver parlato con Dustin Bergman nel girone eliminatorio di Brno e averli visti giocare, i tedeschi dell’Heidheneim sono stati la vera sorpresa dell’annata del baseball europeo andando vicini ad una vittoria storica. Sará per la prossima volta.

TOP 3 NEGLI STATES

1 – Il trio delle meraviglie
Metti assieme tre lanciatori del calibro di Tim Lincecum, Matt Cain e Madison Bumgarner e un box di battuta presente al momento giusto e capirai perché i San Francisco Giants sono i nuovi campioni del mondo. Facendo impazzire la baia e la California.
2 – Roy Halladay
Doc Roy scrive una nuova pagina di storia del baseball firmando un perfect game in Regular Season e una No Hit al suo esordio ai Playoff. Philadelphia se lo coccola e punta a ritornare grande con i suoi lanci. Chapeau.
3 – Dai Alex, Dai
Essere tra i 40 giocatori chiamati a far parte dello Spring Training dei Seattle Mariners è motivo di prestigio e vuol dire che sei ad un passo dal baseball vero e proprio. E allora dal prossimo marzo tutti a fare il tifo per Alex Liddi sperando che riesca a coronare il suo sogno. In attesa che anche Ale Maestri dimentichi il 2010 e riparta alla grande con il doppio A dei Chicago Cubs.

TOP 3 NEL MONDO

1 – Storici
Terzo posto alla Coppa Intercontinetale e primo all’Europeo: la nazionale italiana ha fatto quello che non ha mai realizzato in precedenza, vicendo la prima medaglia extraeuropea e ritornando sul tetto d’Europa tredici anni dopo. La storia è stata scritta.
2 – Orange
D’accordo che sono arrivati secondi in Europa, ma hanno messo paura a Cuba nella Finale della Coppa Intercontinentale dimostrando come l’Europa del Baseball sia in ottime condizioni.
3 – Pedro Lazo
Dopo tantissimi anni di gioco, si ritira uno dei più grandi campioni di questo sport. Cuba e il baseball mondiale perdono uno grandissimo del batti e corri.

FLOP 3 IN GENERALE

1 – I media italiani
Se ne potrebbe parlare per ore e ore, ma la pubblicità che ha il baseball su giornali e televisioni è veramente imbarazzante confrontandolo con altri sport. L’esempio più eclatante è stato per la Coppa Intercontinentale. La Rai che fine ha fatto? D’accordo che la diretta live poteva avere un costo esagerato, ma almeno la trasimissione in differita potevano farlo.
2 – Risse in IBL
D’accordo, a volte succede e tutto ciò è normale, ma vedere quello che è successo nelle Finali IBL è veramente triste, soprattutto con tanti spettatori sugli spalti. Sentire poi i fischi attribuiti (senza motivo) ad un campione come Jesus Matos in gara 7 a Parma, ti fanno capire come girano effettivamente le cose.
3 – Gli arbitri in Italia
Troppo protagonisti, a volte sembrano messi lì per sbaglio. Se si vuole avere credibilità, bisogna partire da loro.

EMILIANO DELLUCCA

TOP 3 IN ITALIA

1 – Parma Baseball
Niente da dire: hanno vinto il campionato, complimenti a loro.
2 – Fortitudo Bologna
Finale Scudetto persa in gara 7 e vittoria in Coppa Italia. La davano per messa male, invece…
3 – Juan Pablo Angrisano
Catcher come lui in Italia non ce ne sono.

TOP 3 IN EUROPA

1 – Bidi Landuzzi
Grazie di tutto Capitano!!!
2 – Fortitudo Bologna (di nuovo)
Campione d’Europa dopo oltre 20 anni: che dire di più?
3 – Heidenheim Heidekopfe
La grande sorpresa d’Europa. Il baseball tedesco cresce vertiginosamente e loro ne sono la dimostrazione. Ti aspettavi gli olandesi invece…

TOP 3 NEGLI STATES

1 – Tim Lincecum
Vincitore di gara 1 e gara 5, ha spazzato via tutti i battitori affrontati. Non the Freak ma the Champ!
2 – San Francisco Giants
Riescono finalmente a vincere le World Series da quando si sono trasferiti sulla baia. Complimenti!
3 – Texas Rangers
In uno stato dove il football la fa da padrone loro sono riusciti ad arrivare fino in fondo. Sarà per la prossima ragazzi.

TOP 3 NEL MONDO

1 – Italia
Finalmente schiantati gli olandesi con personalità e grande gioco. Un anno da incorniciare per il baseball italiano. Un nuovo rinascimento.
2 – Olanda
Sempre lì e sempre quelli da battere. Costanti.
3 – Germania
Il baseball tedesco cresce, merito di un’ottima programmazione.

FLOP 3 IN GENERALE

1 – Risse in finale IBL
Gradiremmo non vedere più giocatori aggrediti da entrambe le tifoserie, dita medie verso il pubblico o altri giocatori, fischi vergognosi verso campioni stimati. Basta così, grazie.
2 – Arbitri
Dilettanti allo sbaraglio.
3 – World Series 2010
Complimenti alle due franchigie che si sono guadagnate il diritto di andare in finale, ma il livello di gioco è stato veramente a volte pietoso. Ho rimpianto New York e Philadelphia.

MARA MENNELLA

TOP 3 IN ITALIA

1 – Sistema franchigie
Il propulsore più adatto per far crescere il Baseball in Italia (ovviamente quando sfruttato e gestito nel modo corretto).
Ha permesso di non far sparire le realtà più piccole e di allargare ancora di più quelle più affermate, dando ai giovani maggiori possibilità di entrare nel circuito della IBL.
2 – Parma
Campionessa d’Italia e giustamente premiata per un progetto a lungo termine che ha finalmente portato i suoi frutti.
3 – I 14 inning di Parma vs Bologna nella Post Season
Posso dire con orgoglio che io, quel 4 agosto, c’ero. Insieme alla mia inseparabile coperta, al mio compagno di avventure, a patatine, coca cola, birra e hot dog ho assistito ad una delle partite più emozionanti. Quattro ore e quindici minuti con il fiato sospeso, in uno stadio stracolmo e sempre vivo che non ha mai abbandonato i suoi giocatori.

TOP 3 IN EUROPA

1 – Italia
Maledetto campanilismo. Ma se siamo campioni d’Europa e abbiamo battuto Taiwan e Giappone un motivo c’è.
2 – L’Europeo vinto dall’Italia
Scappare dal lavoro, cercare una tv con satellite, vedere l’Italia che domina l’Olanda e poi spiegare perché stai facendo i salti di gioia non ha prezzo.
3 – Olanda
Nutro una certa simpatia per i nostri eterni rivali del nord. Ho avuto la possibilità di seguirli per qualche giorno in occasione della BWC 2009: (quasi) tutti gentili, simpatici e disponibili.

TOP 3 NEGLI STATES

1 – San Francisco Giants
Come non citare i vincitori delle World Series? Saranno state le più noiose da anni, ma perdere ore di sonno per vedere i club più forti degli USA è stato entusiasmante e da veri malati di baseball.
2 – Roy Halladay
Un perfect game nella regular season e una no-hit nel post season per il lanciatore dei Philadelphia Phillies, giustamente entrato nella storia.
3 – Jennie Finch
Una delle donne più belle che abbia mai visto che si “allontana” temporaneamente dal softball per dedicarsi alla sua famiglia. Vincitrice di mondiali e Olimpiadi, con estrema umiltà saluta il suo sport e i suoi tifosi, ma senza dire loro addio. Ritornerà?

TOP 3 NEL MONDO

1 – Usa
2 – Cuba
3 – Venezuela

Sono semplicemente le nazionali per me più rappresentative, quello a cui penso subito quando si parla di baseball. Come l’Utalia è uguale al calcio.

FLOP 3 IN GENERALE

1 – Poca visibilità (comunque maggiore rispetto agli anni passati).
2 – Il riconoscimento di fatiche e sacrifici che spesso non c’è stato.
3 – La mancanza di solidarietà: è uno sport minore, siamo più o meno tutti nella stessa barca.

RUBEN HERNANDEZ

TOP 3 IN ITALIA

1 – La No Hit di Jim Brower
Iniziare la propria avventura in Italia con una gara del genere in trasferta sul campo del Grosseto dice tanto.
2 – La tripla corona di Carlos Duran
Era da tempo che un giocatore non si aggiudicava questo premio: miglior battitore, fuoricampista e battitore di punti battuti a casa. Tanta roba.
3 – Marcos Yepez
Una stagione regolare normale, ma poi è venuto fuori quando contava ovvero nella fase finale. Se Parma ha vinto, deve tantissimo a lui.

TOP 3 IN EUROPA

1 – Fortitudo Bologna
2 – T&A San Marino
3 – Barcelona

TOP 3 NEGLI STATES

1 – Perfect Games
Le gare perfette di Roy Halladay e Dallas Braden. Grandissimi.
2 – Il grande slam di Nava
Esordire in Major League battendo un grande slam è il sogno di tutti. E’ successo a Daniel Nava con i Red Sox. Bravissimo.
3 – Le World Series 2010
Complimenti ai campioni dei San Francisco Giants e ai Texas Rangers. Anche se la qualità non è stata elevata, sono stati molto bravi ad arrivarci.

TOP 3 NEL MONDO

1 – Italia
2 – Olanda
3 – Germania

FLOP 3 IN GENERALE

1 – La Nazionale spagnola all’Europeo 2010
2 – Il Quasi Perfect Game di Armando Gallaraga, deciso da un errore arbitrale.
3 – Gli arbitraggi in generale.

LORENZO BELLOCCHIO

Da fotografo, partirei dicendo che una delle foto più brutte è quella riguardante la rissa in gara 4 delle Finali IBL tra Parma e Bologna, ma voglio parlare di quella foto che per me è la più bella. Ovvero quella della Coppa Campioni 2010, vinta dalla Fortitudo Bologna.

E OVVIAMENTE BUON 2011 A TUTTI DA PARTE DELLO STAFF DEL SITO GRANDE SLAM: IL BASEBALL VISTO DA UN TIFOSO!

FINAL FOUR 2010 (4): LUNGA VITA A SUA MAESTA’ JESUS MATOS

di DANIELE MATTIOLI

E’ dal 2004 che “Sua Maestà” Jesus Matos, lanciatore della Fortitudo Bologna, si dimostra il numero uno in Italia e in Europa. Il sito Grandeslam ne ripercorre tutta l’avventura, realizzando una classifica delle sue migliori dieci partite.

E pensare che non doveva neppure arrivare in principio. Inverno 2004. La Fortitudo Bologna decide di affidarsi a Gabriel Ozuna nella gara del lanciatore straniero, dopo aver lasciato libero Jullian Heredia, pitcher dello Scudetto 2003. Scelta più che legittima, visto la precedente ottima annata in Italia e a Taiwan dell’ex Caffè Danesi Nettuno. Ma quando manca poco all’inizio della nuova stagione ecco la notizia: Ozuna si infortunia gravemente e non potrà lanciare con la squadra biancoblù. Si ritorna subito sul mercato e la scelta ricade su Jesus Matos, nato a San Pedro De Macoris in Repubblica Dominicana e con ottime credenziali in Indipendent League.
E’ il 23 aprile del 2004 e Jesus Matos fa il suo esordio nel Campionato Italiano. Lo fa sul campo del Paternò e l’impatto è subito maestoso. Il numero 56 della Fortitudo vince la partita, con sette inning di qualità dove concede solo due punti e realizzando cinque strikeout.

Tutto è nato così. E’ nata così la storia di Jesus Matos. Del lanciatore
che senza ombra di dubbio è diventato il miglior della storia della squadra bolognese e probabilmente anche del baseball italiano. Lo dicono i numeri, che potrebbero essere ancora più imponenti se si giocasse di più come in passato, lo affermano i compagni di squadra e soprattutto gli avversari e lo confermano una costanza di rendimento e qualità fuori dal comune che vede Matos protagonista non solo in Italia ma anche in Europa.

E per celebrare Jesus, non solo ottimo giocatore ma anche splendida persona fuori dal diamante, abbiamo cercato di realizzare una classifca delle 10 migliori partite giocate da Matos in Fortitudo.

 

TOP TEN JESUS MATOS

10)  18/8/2009, FINALE SCUDETTO, GARA 4, SAN MARINO vs BOLOGNA 7 a 17
Jesus Matos: 6.0 inning lanciati, 6 valide concesse, 3 punti subiti, 3 eliminazioni al piatto.

E’ la quarta partita di Serie Finale tra la Fortitudo e San Marino, con i felsinei avanti due gare a uno nella serie. Jesus ha lanciato quattro giorni prima e la fatica si dovrebbe sentire nel braccio. Non in Matos che realizza una “quality start” ovvero una gara di qualità, riconosciuta quando il lanciatore in sei inning di gioco non subisce più di tre punti, e trascina la Fortitudo ad una pesantissima vittoria che sarà il preludio del trionfo finale di ventiquattro ore più tardi.

9) 15/8/2008, POULE SCUDETTO, BOLOGNA vs GROSSETO 6 a 4
Jesus Matos: 8.1 inning lanciati, 9 valide concesse, 2 punti subiti e 12 eliminazioni al piatto realizzate.

Si dice di solito “live or die”, ovvero “vivi o muori” e la Fortitudo arriva alla seconda sfida di Poule Scudetto 2008 dopo l’orribile gara di Grosseto dove è stata sconfitta 14 a 0 e con un ruolino in classifica di una vittoria e tre sconfitte. Serve una vittoria e la squadra si affida a Jesus Matos. E il lanciatore di San Pedro de Macoris non perdona. Una performance da applausi la sua, con l’attacco maremmano tenuto a bada nonostante i tanti, miseri, singolini concessi. Frutto di una concentrazione impressionante e di poter eliminare al piatto chiunque. E poco importa se nella serata successiva Grosseto espugnerà il Falchi grazie al fuoricampo di Marval. Per ventiquattro ore si è respirata aria di rimonta. Firmata Jesus Matos.

8 ) 30/6/2006, REGULAR SEASON, BOLOGNA vs RIMINI 3 a 1
Jesus Matos: 8 inning lanciati, 5 valide concesse, 0 punti subiti e 12 eliminazioni al piatto.

Servono sei vittorie in sei gare alla Fortitudo per continuare la rincorsa alla Post Season e questi successi devono arrivare contro due dirette concorrenti, Rimini e Nettuno, per ribaltare anche gli scontri diretti sfavorevoli. Si gioca a Bologna la seconda sfida contro la Telemarket e Matos sa “cosa deve fare”. Imbriglia le mazze romagnole per tutte le nove riprese, lanciando una otto inning senza subire punti meritandosi gli applausi scroscianti del Gianni Falchi. Sette giorni più tardi Jesus si ripeterà anche contro il Nettuno. In questa occasione firmando una completa per un finale di 4 a 3 con anche nove eliminazioni al piatto. E la Fortitudo centrerà l’obiettivo: sei vittorie in sei gare e primato al termine della stagione regolare.

7) 13/6/2006, COPPA CAMPIONI, FORTITUDO vs DOOR NEPTUNUS 3 a 2 (10°)
Jesus Matos: 10 inning lanciati, 6 valide concesse, 0 punti subiti di PGL, 8 eliminazioni al piatto.

E’ la prima gara della Coppa Campioni 2006 a Grosseto e Matos ritrova il Neptunus che due anni prima lo aveva sconfitto in Finale di Coppa a San Marino. Ma la storia non si ripete. Jesus lancia una partita da urlo che rimane a distanza di tempo nella memoria collettiva con tifosi, come il sottoscritto, che piangono di gioia per la vittoria riportata. E’ un doppio agli extra inning di Kelly Ramos a dare il successo alla Fortitudo, ma grande merito del trionfo va a Jesus Matos, capace di lasciare briciole all’attacco olandese che segna solo grazie ad un errore della difesa. E a fine torneo, con la Fortitudo che chiude terza, ci sarà il riconoscimento anche per il numero 56 della Fortitudo: essere nominato il miglior lanciatore del torneo.

6 ) 25/9/2004, SEMIFINALE SCUDETTO, GARA 1, BOLOGNA vs PARMA 4 a 0
Jesus Matos: 9 inning lanciati, 5 valide concesse, 0 punti subiti e 12 eliminazioni al piatto.

E’ difficile trovare nuovi aggettivi per descrivere l’ennesima super prova di Matos sul monte. Una nuova gara completa, senza subire punti, e per lo più realizzata nella prima partita di Semifinale Scudetto contro il Cariparma. Una performance che parla da sola, con l’attacco ducale che rimane a secco di segnature e di valide fino all’ottava ripresa e con la Fortitudo che vince con facilità la sfida prima e la serie in quattro gare poi. Ancora una volta con la firma di Jesus Matos.

5) 25/9/2010, FINAL FOUR COPPA CAMPIONI, BOLOGNA vs SAN MARINO 3 a 2
Jesus Matos: 7.2 riprese lanciate, 4 valide concesse, 1 punto guadagnato, 12 eliminazioni al piatto.

Dicevano alcuni prima della partita che Jesus Matos aveva difficoltà ad incontrare le mazze sanmarinesi. E invece la partita di semifinale di Final Four a Barcelona ha dimostrato ancora una volta l’immensa classe di Jesus Matos. Attacco sanmarinese tenuto a freno in tutta la gara, con un solo punto guadagnato sul suo conto e ben dodici eliminazioni al piatto da quello che è considerato da molti come l’attacco più forte del campionato italiano. E soprattuto la dimostrazione che in Europa, Finale 2004 a parte, Jesus Matos è un cliente difficile per tutti. Non solo. E’ l’uomo delle grandi occasioni, come testimoniato anche dalla vittoria in semifinale nella Final Four 2009, dove, contro gli olandesi dell’L&D Amsterdam lanciò otto riprese con sette eliminazioni al piatto, senza subire punti.

4) 28/7/2006, REGULAR SEASON, BOLOGNA vs PARMA 5 a 0
Jesus Matos: 8 inning lanciati, 1 valida concessa, 0 punti subiti, 12 eliminazioni al piatto.

E’ il sogno più grande di ogni lanciatore quello di realizzare un “perfect game” ovvero una gara perfetta, dove l’attacco avversario non riesce a raggiungere la prima base nemmeno una volta. Jesus Matos è stato a tre eliminazioni dal riuscirci. La sfida è il derby contro il Cariparma e il lanciatore Fortitudo è impeccabile per otto riprese, dove out dopo out anche il pubblico spera nel grande risultato. Ma la valida di Illuminati, a gara ormai finita all’ultimo inning, rovina il “perfect game” di Matos. Che, in ogni caso, ancora una volta ha dimostrato a tutti la sua immensa classe.

3) 6/6/2010, COPPA CAMPIONI FIRST ROUND, BOLOGNA vs SANT BOI 2 a 0
Jesus Matos: 8 inning lanciati, 2 valide concesse, 0 punti subiti e 13 eliminazioni al piatto.

Chi vince vola alle Final Four, chi perde se le guarda su Internet. E’ l’atto decisivo del girone eliminatorio del primo turno di Coppa Campioni a Brno e Jesus Matos è di nuovo sul monte dopo i sette inning (con solo una valida subita) e i novantasei lanci fatti contro i Minolta Pioniers tre giorni prima. Gli avversari sono i temibili spagnoli del Sant Boi. E’ una gara di nervi, con la Fortitudo che spreca tanto ma vince grazie ai due fuoricampo di Garabito e Angrisano. E soprattuto grazie ad un Matos a dir poco devastante che nel giro di settandue ore lancia “come se niente fosse” e con settantotto lanci ha la meglio degli spagnoli. Applausi a scena aperta anche da tutto il pubblico, dai tre italiani a seguito ai tifosi cechi seduti sugli spalti. Perchè quando uno è un campione, lo si deve sempre applaudire.

2) 15/6/2004, COPPA CAMPIONI, FORTITUDO vs MR.CROCKER 1 a 0
Jesus Matos: 9 inning lanciati, 0 valide concesse, 0 punti subiti, 11 eliminazioni al piatto.

Se Matos non è riuscito a firmare, per il momento aggiungamo, un “perfect game”, può vantarsi di aver realizzato una “No Hit”, ovvero una gara senza concedere valide e per lo più in Coppa Campioni contro gli olandesi del Mr. Crocker. Una gara splendida quella di Jesus che si presenta così nel panorama europeo e che ancora dopo sette anni ne ammira classe e qualità.

1) 9/10/2005, FINALE SCUDETTO, GARA 7, FORTITUDO vs SAN MARINO 2 a 0
Jesus Matos: 9 inning lanciati, 4 valide concesse, 0 punti subiti, 15 eliminazioni al piatto.

E’ la gara delle gare e rimarrà nella memoria collettiva di tutti i 4000 tifosi presenti sugli spalti del Gianni Falchi. Nove inning impressionati per Matos che concede solo quattro valide agli avversari eliminandone quindici di cui il ventisettesimo, Molinini, che chiude partita, serie Finale e porta lo Scudetto a Bologna. Con tutti i compagni che si riseversano sopra “Sua Maestà” Jesus Matos, il miglior lanciatore della storia della Fortitudo Bologna e non solo.

LA FORITUDO BATTE IN TRE GARE NETTUNO E VINCE COPPA ITALIA&PASS EUROPEO 2011

dal Gianni Falchi di Bologna, DANIELE MATTIOLI

Dopo la sconfitta in gara uno, la Fortitudo riesce nell’impresa: prima impatta la serie e poi vince la sfida decisiva che vale trofeo e qualificazione alla prossima Coppa Campioni. Vittorie per Betto e Mazzocchi. E ora Final Four di Barcelona!

Ci sono squadre che dopo aver perso un Finale Scudetto alla settima gara e per un punto, non si risollevano, soprattuto se escono sconfitte anche nella prima gara della Finale di Coppa Italia.
Esistono, formazioni che, invece, hanno “gli attributi” di riprendere il cammino, lì dove si erano fermati. In quest’ultimo caso stiamo parlando ovviamente della Fortitudo Bologna. Persa la Finale Scudetto al termine di uno spettacolare duello durato sette sfide, e sotto una a gara a zero nella Finale di Coppa Italia che vale l’Europa, la squadra allenata dal Manager Marco Nanni è ritornata la formazione che tutti abbiamo ammirato nel corso della stagione ed ha invertito un trend che diceva una vittoria nelle ultime cinque partite prima di ieri pomeriggio.
Sono arrivate la devastante vittoria in gara 2, terminata all’ottavo inning con il punteggio di 10 a 0 e dove ha brillato ancora una volta la stella di Fabio Betto, autore di sette riprese dove ha concesso solo tre valide, battendo il quotatissimo Carlos Richetti, e la vittoria in gara 3, la sfida decisiva, grazie ad un bella prova di Renè Mazzocchi sul monte e di un attacco concentrato su ogni singola palla e che ha visto in Joe Mazzuca uno dei trascinatori. Per il terza base Fortitudo, congedo spettacolare in quanto la gara giocata ieri sera è anche l’ultima della stagione con la maglia bolognese in stagione in quanto non sarà a Barcelona per le Final Four di Coppa Campioni per motivi famigliari.
A proposito di Coppa Campioni, il trofeo vinto dalla squadra allenata da Marco Nanni garantisce la qualificazione al prossimo turno di qualificazione della Champions 2011, dove per il terzo anno consecutivo la Fortitudo Bologna parteciperà a testimonianza delle qualità della squadra e della società.

17/9/2010: GARA 1, FORTITUDO BOLOGNA vs DANESI NETTUNO 3 a 4 (10°)
E’ un doppio al centro di Beppe Mazzanti nel corso della decima ripresa a dare la vittoria alla Caffè Danesi Nettuno nella prima sfida della Finale di Coppa Italia. Ottima gara dei lanciatori partenti, Cillo per Bologna, Hernandez per Nettuno, con la Fortitudo che in vantaggio 3 a 2 dopo due terzi di gara non ha saputo mantenere il risultato.

18/9/2010: GARA 2, DANESI NETTUNO vs FORTITUDO BOLOGNA 0 a 10 (8°)
Un attacco finalmente cinico e spietato, un Betto fenomenale sul monte e la Fortitudo vince 10 a 0 e in otto inning la sfida pomeridiana e impatta la serie. Gara che ha visto dal primo inning avanti Bologna con un Joe Mazzuca autore di 3 RBI. Per il Nettuno pesa la prova non sufficente di Richetti, non aiutato però dalla difesa che ha commesso ben 5 errori difensivi.

18/9/2010: GARA 3, DANESI NETTUNO vs FORTITUDO BOLOGNA 2 a 5
Sono circa le 0.20 quando Stefano “Bidi” Landuzzi, capitano della Fortitudo, alza il trofeo al cielo. Bologna vince la Coppa Italia, seconda in tre anni, e si qualifica per la Coppa Campioni 2011. Grande prova sul monte di lancio di Renè Mazzochi e salvezza di Fabio Milano, con Joe Mazzuca che si congeda nel migliore dei modi battendo un bel 4 su 4 nel box di battuta. Ottimo l’apporto di tutta la squadra nel box, capace di battere 12 valide totali. Per il Nettuno, pesano i cinque rimasti in base tra sesta e settima ripresa, quando il punteggio era sul 5 a 2 per Bologna e la rimonta ancora fattibile. Per la Fortitudo ora parte l’avventura spagnola e l’assalto alla Coppa Campioni 2010.

RITORNA IN CAMPO LA FORTITUDO BOLOGNA. VALE L’EUROPA LA FINALE DI COPPA ITALIA CONTRO LA CAFFE’ DANESI NETTUNO

di DANIELE MATTIOLI

Ritorna in campo, dopo la Finale Scudetto, la Fortitudo Bologna nella sfida che può valere la vittoria di un trofeo e l’accesso alla prossima Coppa Campioni. Landuzzi e compagni affrontano la Caffè Danesi Nettuno per la Finale di Coppa Italia.

Continua il mese di “Finali” per la Fortitudo Bologna. Dopo quella persa nella sfida contro il Cariparma per quattro gare a tre e la Final Four di Barcellona della prossima settimana, la squadra allenata da Marco Nanni ritorna in campo questa sera e domani (ore 21.00 venerdì, ore 16.00 ed eventuale “bella” alle 21.00, sempre al Gianni Falchi) per l’ultimo atto della Coppa Italia 2010, contro la Caffè Danesi Nettuno.
Bologna arriva a questo appuntamento in quanto sconfitta nella Finale Scudetto dal Parma; Nettuno, invece, ha raggiunto il traguardo partendo dalle qualificazioni ed eliminando Godo, Paternò, Rimini e Grosseto in semifinale.
Sarà un trittico molto interessante, anche perchè, come da regolamento, gli stranieri non potranno giocare e quindi spazio solamente a giocatori ASI e NON-ASI. La Fortitudo ha il dubbio Jairo Ramos, sempre dolorante al polso e che potrebbe riposare in vista della Final Four di Barcellona, mentre il Nettuno dalla sua non potrà schierare Carlos Pezzullo ed Ennio Retrosi. Probabili partenti nella sfida di questa sera Cillo per i felsinei ed Hernandez per i laziali, mentre nella pomeridiana di domani Betto contro Richetti.

Tra le due squadre questa è una rivincità della Finale di Coppa Italia giocata nel 2008, dove a trionfare fu la Fortitudo per due gare a zero. Due anni dopo le due squadre si ritrovano, per ottenere una vittoria di prestigio che vorrebbe dire qualificazione alla Coppa Campioni 2011.

FINALE SCUDETTO (12): LA FORTITUDO CREA MA NON CONCLUDE, PARMA E’ PIU’ CINICO. GARA 7 E LO SCUDETTO VA AI DUCALI

dal Nino Cavalli di Parma, DANIELE MATTIOLI (questo articolo è stato pubblicato anche dal sito www.arenasportiva.it, con il quale l’inviato collabora)

Sempre grande intensità in campo per gara 7, Bologna costruisce e non conclude, Parma sfrutta le rare occasioni lasciate dall’ottimo duo Matos&Cillo e vince partita&titolo. Yepez MVP.

Se si potesse, sarebbe stato giusto premiare ambedue le squadre per la qualità e l’intensità messa in campo in queste sette partite di Finale Scudetto, ma nello sport ci devono essere sempre un vincitore e un perdente, ed è forse questa la parte più bella, ma nello stesso tempo più crudele di ogni manifestazione. Anche il Campionato Italiano di baseball ha trovato le sue risposte. E’ il Cariparma Baseball a vincere il titolo di Campione d’Italia 2010, battendo in Gara 7 la Fortitudo Bologna per 2 a 1, in una sfida drammatica dove la Fortitudo ha avuto più volte la possibilità di chiudere la pratica senza però riuscirci, mentre Parma ha colpito invece duro nelle pochissime occasione che gli si sono presentate a favore.

Come per gara 6, giocata ventiquattro ore prima, c’è il tutto esaurito al Nuovo Nino Cavalli di Parma, con i tifosi bolognesi sempre presenti a sostenere la propria squadra, seppur in numero minore rispetto alla gara della sera prima. Sul monte di lancio si sfidano Gustavo Martinez per Parma e Jesus Matos per Bologna. Essendo gara 7 di Finale e quindi riservata anche ai lanciatori stranieri, ambedue le squadre possono schierare sul monte tutti i lanciatori a disposizione.
La Fortitudo parte subito aggressiva. Juan Carlos Infante batte valido e uno splendido doppio di un rigenerato Eddy Garabito permette al compagno di siglare il vantaggio felsineo. In un amen, è subito 1 a 0 Bologna. Martinez accusa il colpo. Joe Mazzuca è infatti colpito, ma una battuta in doppio gioco di Jairo Ramos porta due eliminati in casa Bologna e, con l’uomo in terza, Angrisano è eliminato in diamante.
Dall’altra parte Parma non perde tempo e impatta subito il risultato. Stefano De Simoni è eliminato in diamante ma Dallospedale batte un doppio a sinistra, mettendo in difficoltà gli esterni, clamorosamente spostati a destra. La valida di uno scatentato Marco Yepez al centro porta i ducali all’immediato pareggio. 1 a 1 e palla al centro dopo una ripresa di gioco.

La tensione è palpabile in campo e sugli spalti, ma la Fortitudo non ci sta e in più di un’occasione riempie le basi, come al terzo inning quando Stefano Landuzzi non riesce a concretizzare, oppure alla quarta e quinta ripresa quando in ambedue le occasione con due uomini in base, nessun compagno riesce a trovare la valida decisiva. E dopo cinque attacchi della Fortitudo, gli uomini lasciati in base sono già nove, troppi. Si dice che nel baseball alla fine tutto ciò viene poi pagato e infatti, gara 7 di Finale non è un eccezione a questo detto. Nella parte bassa della quinta ripresa, De Simoni guadagna la base ball e vola a casa su un batti e corri fortunoso ma efficace di Marco Yepez a sinistra. Parma sfrutta subito l’occasione presentata e vola a condurre 2 a 1. Dopo la base intenzionale data a Juan Camilo per occupare prima e seconda (la valida di Yepez era un doppio), scende dal monte Jesus Matos, che si prende i meritati applausi dei suoi tifosi e addirittura alcuni imbarazzanti fischi da parte del pubblico di Parma, che non riconosce la bravura al lanciatore. Al suo posto sale Cody Cillo che da lì in poi salirà in cattedra e non concederà più nessuna valida fino alla fine dell’incontro all’attacco ducale, eccezion fatta per due basi ball nel corso della settima ripresa.

Dopo la segnatura subita alla quinta ripresa, la Fortitudo ha tutto il tempo per cercare di ribaltare il risultato, ma quando “non è serata, non è serata”. Alla sesta ripresa entra infatti Marco Grifantini al posto di Gustavo Martinez, ma il suo inizio non è dei migliori. Singolo di Daniele Malengo che vola in seconda su sacrificio di Livinston Santaniello e poi in terza sulla valida di Eddy Garabito. Garabito ruba poi la seconda e con gli uomini in posizione punto, Joe Mazzuca è eliminato dal piatto e Bologna non concretizza. Situazione simile all’ottavo inning, quando ancora Mazzuca non riesce a trovare la valida del pareggio con due uomini sulle basi. Alla fine saranno ben 14 gli uomini morti sulle basi per la Fortitudo, troppi, considerando che si sta giocando una gara sette di Finale Scudetto.
Parma si invola così alla vittoria del suo decimo Scudetto, quello della Stella. Alla nona ripresa, Grifantini fa battere in diamante Ramos per il primo eliminato e poi è bravo e un pizzico fortunato a prendere la linea di Angrisano nel guantone per la seconda eliminazione. Con due eliminati Landuzzi cerca di sopravvivere nel box di battuta, ma alla fine è costretto a battere su Munoz in terza ed è il terzo eliminato dell’inning e ventisettesimo della partita. Il Cariparma vince 2 a 1 l’incontro e il titolo di Campione d’Italia tra gli applausi del pubblico amico. Marco Yepez, mattatore della serie, è nominato MVP delle finali. La stagione del baseball non è comunque ancora finita. La Fortitudo giocherà nel prossimo fine settimana la Finale di Coppa Italia contro il Nettuno per decidere chi tra le due squadre si andrà a giocare la Coppa Campioni il prossimo anno. E a proposito di European Cup, sempre Bologna sarà impegnata nella Final Four di Barcellona il 25 e 26 settembre con San Marino, Rimini e i tedeschi dell’Heidenheim. In poche parole, il baseball sta entrando nella parte più bella e interessante della stagione.

FINALE SCUDETTO (11): IN GARA SEI PARMA RIMONTA ALL’ULTIMO RESPIRO E MANDA LA SERIE ALL’ULTIMO E DRAMATTICO ATTO DI GARA 7

dal Nino Cavalli di Parma, DANIELE MATTIOLI

Si ritorna a Gara 7. Era dal Campionato Italiano del 2008 che non si ritornava all’ultimo atto di Finale per decidere il nome della squadra vincitrice. Due anni fa le due protagoniste erano la Caffè Danesi Nettuno e la T&A San Marino, con quest’ultima che vinse settima gara e titolo. Quest’anno la sfida è tra Cariparma e Fortitudo Bologna. E nella sesta sfida di Finale, Parma è riuscita a rovinare la festa alla compagine felsinea. Si deciderà tutto in gara 7, in nove, lunghissimi, inning.

Si ritorna a Parma per la sesta gara di questa appassionante serie di Finale e il pubblico risponde alla grande: c’è il tutto esaurito e anche da Bologna si sposta una folta rappresentanza di tifosi al seguito della squadra. Sul monte di lancio, i due Manager danno la pallina a Roberto Corradini per il Parma e Fabio Betto per Bologna. La gara è una rivincita di gara 3, dove a vincere fu il lanciatore partente parmense, autore di una gara completa senza subire punto, mentre il pitcher bolognese era uscito sconfitto, subendo solamente un punto guadagnato sul suo conto.
L’inizio di partita vede il Parma partire forte e passare immediatamente in vantaggio. Stefano De Simoni batte valido al centro e ruba poi la seconda. Davide Dallospedale è eliminato al piatto, ma il nuovo singolo al centro di Marco Yepez porta i ducali in vantaggio per 1 a 0. L’interbase è poi eliminato nel tentativo di rubare la terza base, dopo che nella precedente azione aveva raggiunto la seconda per scelta della difesa.
La Fortitudo tenta di entrare in partita, ma Corradini è bravo nel tenere distante dalla prima base la squadra del Manager Marco Nanni, che riesce ad arrivare salva in base solamente tre volte nei primi cinque inning, grazie a tre valide una delle quali è il doppio di Angrisano al secondo inning.
Alla terza ripresa, intanto, Parma allunga nel punteggio. E’ infatti un lungo fuoricampo al secondo lancio di Alex Sambucci a destra a portare i padroni di casa sul 2 a 0. Sembra già vinta la gara per il Cariparma, anche perché il colpito a basi pieni di Betto alla quinta ripresa porta i padroni di casa sul 3 a 0, ma la Fortitudo, lo sappiamo benissimo tutti, è ultima a morire.
A inizio sesto inning Juan Carlos Infante continua la sua magica serata nel box, battendo valido e una battuta da due basi a sinistra di Joe Mazzuca permette a Bologna di siglare il primo punto della partita. Nell’inning successivo, Corradini esordisce con una base ball a Stefano Landuzzi e le valide in successione di Daniele Malengo e Livinston Santaniello riempiono le basi. Il Manager del Parma Gilberto Gerali decide di sostituire il proprio partente e manda sul monte sul monte Pedro Orta. Infante lo accoglie subito con un singolo a destra che permette alla Fortitudo di impattare il risultato, e la volata chilometrica a destra di Eddy Garabito rovescia il punteggio: 4 a 3 Fortitudo dopo sette inning di gara.
Il pubblico bolognese è quasi pronto a pregustarsi un clamoroso “back to back”, ovvero una nuova vittoria dopo quella della passata stagione, anche perché sul monte di lancio entra a lanciare Fabio Milano, miglior closer italiano della storia (è a due salvezze dal record assoluto di 62 di Bartolucci). Il lanciatore della Fortitudo, però, non è aiutato per nulla dalla difesa e in un amen si trova nella complicata situazione di prima e seconda occupate senza nessun giocatore del Parma eliminato. De Simoni, infatti, è arrivato in prima salvo per errore di Santaniello su una difficile rimbalzante, mentre Dallospedale ha colpito una valida interna, giocata male dalla difesa. Milano accusa il colpo e il singolo al centro di Yepez riempie le basi. Si presenta nel box Juan Camilo uno dei migliori stranieri degli ultimi anni in Italia che guadagna la base ball. Entra il punto forzato del 4 a 4. Parma impatta il risultato. La volata a destra di Orlando Munoz fa entrare il punto numero cinque per i ducali, ma Gasparri è eliminato al volo. Sembra essere uscita da questa difficoltà la Fortitudo,ma la battuta a sinistra di Bertagnon trae in inganno Landuzzi e da possibile eliminazione e chiusura della ripresa si passa al doppio che svuota le basi e porta il punteggio sul 7 a 4. Da lì in poi per Orta è pura accademia chiudere la gara, nonostante la quarta valida della partita di Infante all’ultima assalto. Parma vince il match e impatta la serie sul tre pari.

Per conoscere il nome della squadra Campione d’Italia 2010 si dovrà giocare gara 7 e tutte e due le squadre avranno la possibilità di schierare tutti i lanciatori e i partenti della gara, salvo clamorosi cambiamenti, saranno Gustavo Martinez per Parma e Jesus Matos per Bologna. In una sfida che si preannuncia drammatica e dalla grandissima intensità. Stasera alle 21.00, al Nino Cavalli di Parma sapremo chi sarà la nuova squadra Campione d’Italia 2010.

STASERA ALLE 20.30 LA NUOVA PUNTATA DI “GRANDESLAM SHOW”

di DANIELE MATTIOLI

Ritorna al lunedì l’appuntamento con la nostra rubrica radiofonica “Grandeslam Show”. Il nuovo episodio sarà dedicato alla Finale Scudetto del Campionato IBL 2010 tra la Fortitudo Bologna e il Cariparma, alla Coppa Italia IBL e alla Serie A Federale.

Appuntamento alle 20.30 sul sito: http://www.spreaker.com/show/grandeslam_show

FINALE SCUDETTO (11): LE INTERVISTE AI PROTAGONISTI DI GARA 5

dal Gianni Falchi (Bologna), DANIELE MATTIOLI

La Fortitudo Bologna batte Parma 5 a 1 in gara cinque di Finale Scudetto e si porta in vantaggio 3 a 2 nella serie. Le interviste al Manager Marco Nanni, a Juan Pablo Angrisano, Cody Cillo, Fabio Milano e Livinston Santaniello.

E’ stata una gara meravigliosa quella che abbiamo giocato oggi” esordisce così in esclusiva al sito Grandeslam un felice CODY CILLO, vittorioso in gara 5 al termine di una sfida nella quale ha imbrigliato alla perfezione le mazze parmigiane. “Io ho avuto buone sensazioni sul monte di lancio e i compagni sono stati bravi in attacco. E’ la mia prima vittoria in una Finale Scudetto e sono molto contento. Venerdì sará una sfida molto difficile ed equilibrata“, chiude il partente biancoblù.
E’ la prima volta anche in una Finale Scudetto per LIVINSTON SANTANIELLO e per il momento la pressione non sembra stia toccarlo. Per il seconda base altra grande prestazione difensiva e offensiva (3 su 4, 1 RBI e 2 R) e Livi la commenta così “cerchi di fare il meglio possibile per la squadra e così sto facendo“. Santaniello ha dato la carica all’attacco Fortitudo con un triplo a destra durante la terza ripresa “sono stato un pó fortunato perché nel baseball ci vuole anche quella. Camilo si è girato male e non è riuscito a prendere la pallina al volo e allora mi sono catapultato in terza non appena ho visto il suo movimento del corpo. E’ stato un lancio interno, che mi aspettavo visto che sono soliti farmeli quando sono sotto nel conto“. In questa Finale Livinston si sta rivelando un lead off aggiunto e a riguardo si congeda dicendo “a differenza della stagione regolare, qui in Finale sta girando tutto bene e quindi sono contento di dare il mio contributo alla causa e di essere una sorta di lead off aggiunto“.
Nuovo colpo del KO e soprattutto decisivo di JUAN PABLO ANGRISANO, autore del fuoricampo che ha portato il risultato sul 2 a 1 e sulla strada di Bologna “è sempre bello fare un fuoricampo in una situazione difficile come a Brno (in Coppa Campioni contro gli spagnoli del Sant Boi NDI) e contro il Rimini (in Poule Scudetto NDI) come dicevi tu e soprattuto che permette alla squadra di vincere una partita difficile come questa. Abbiamo giocato come le due gare a Parma e in gara 6 dovremo continuare su questa linea e non come fatto nelle prime due gare qui al Falchi“.
Ha ottenuto invece la salvezza numero 60 in carriera FABIO MILANObeh è una vittoria importante e pesante ma a parte questo non riesco a trovare le parole in questo momento. Siamo stati bravi a riscattarci subito ed è un peccato non aver chiuso qui a casa. Venerdì andremo a Parma e cercheremo di continuare a fare bene“.
L’ultima battuta spetta al MANAGER MARCO NANNI che commenta la gara dicendo “il mio è un commento positivo di una gara giocata senza provocazioni e quindi senza nervosismo. Quando siamo così tranquilli riusciamo a giocare per quello che possiamo fare e anche se non siamo una squadra da fuoricampo, mettiamo la pallina in campo e ci giochiamo la gara. Se siamo nervosi, o qualcuno ci rende tali, non siamo noi stessi. Detto ciò, commentando la gara di Cody, Cillo ha tirato una signora partita, con qualche lancio in più del solito, ed è stato in grado di fermare il line up del Parma“.

FINALE SCUDETTO (10): CILLO E’ MONUMENTALE, L’ATTACCO PRESENTE E LA FORTITUDO BATTE PARMA IN GARA 5

dal Gianni Falchi (Bologna), DANIELE MATTIOLI

Dopo due sconfitte consecutive, la Fortitudo si riscatta in gara 5 e passa in vantaggio nella serie. Cillo da urlo sul monte, fuoricampo di grande importanza per Angrisano, Santaniello devastante nel box.

C’è tutto il Gianni Falchi in piedi durante l’ottava ripresa a rendere omaggio a Cody Cillo, partente della Fortitudo e autore di una gara a dir poco spettacolare. Cody ha infatti lasciato solo briciole all’attacco parmense: quattro valide subite in 7.1 riprese con un punto guadagnato (alla prima ripresa). E tutto ciò rappresenta una prestazione che fa rima con vittoria, la terza in questa finale per la Fortitudo che si trova a condurre la serie sul 3 a 2, con il match point in mano venerdì prossimo, quando la serie si sposterà a Parma.

GRANDE AFFLUENZA, GRANDE PARTITA Nonostante i circa 60.000 spettatori ai due concerti che animano la nottata bolognese (Ligabue allo Stadio Dall’Ara, Blink e Sum 41 al Parco Nord), c’è una bella affluenza al Gianni Falchi in occasione della quinta gara di Finale Scudetto tra la Fortitudo Bologna e il Cariparma. E’ una gara importante e come tutte le altre la parola chiave della sfida è equilibrio.
Al primo inning, Cillo, partente Fortitudo, concede la base ball a Dallospedale e la valida di Yepez porta il compagno in terza. Cillo realizza un lancio pazzo e la battuta in diamante di un fischiatissmo Camilo vale il vantaggio ducale. Sará l’unico momento di difficoltà per uno straordinario Cody Cillo. Fino all’ottavo inning, infatti, subirà solamente altre tre valide senza ma incappare in altre situazioni difficili.
Al terzo inning, Bologna impatta il risultato. Santaniello picchia un triplo a destra e segna su lancio pazzo di Burlea. 1 a 1 e palla al centro.

ORGOGLIO BIANCOBLÙ La Fortitudo vuole rifarsi delle due sconfitte precedenti e non perde tempo. Al quarto inning è il chilometrico fuoricampo di un sempre decisivo Angrisano a dare il vantaggio agli uomini di Marco Nanni, mentre alla quinta ripresa è l’errore di lancio del neo entrato sul monte ducale Cicatello sul tentativo di bunt di Infante a dare il vantaggio ai padroni di casa. Santaniello, in base per valida, non ha problemi a segnare il 3 a 1 Bologna.
Due inning più tardi è la valida di Ramos a fissare il punteggio sul 4 a 1, con Infante che segna punto, mentre é la valida di un fantastico Santaniello all’ottavo inning a chiudere la gara sul 5 a 1, con Landuzzi che realizza una nuova segnatura.

NUOVA SALVEZZA E’ il turno di Fabio Milano che firma la salvezza numero 60 in carriera e chiude la partita. Bologna batte Parma 5 a 1 e vola 3 a 2 nella serie. Venerdì prossimo nella bolgia del Nino Cavalli gara 6. Con la Fortitudo che ha il match point Scudetto in mano.

FINALE SCUDETTO (9): IL PARMA ESPUGNA NUOVAMENTE IL FALCHI IN UNA PARTITA DA “FAR WEST”. LA SERIE E’ SUL 2 A 2

dal Gianni Falchi (Bologna), DANIELE MATTIOLI

Dopo nove inning di grande tensione è il Cariparma a trionfare ancora e a impattare la serie sul 2 a 2. Ben tre interruzioni per “panchine in campo”, con gli arbitri incapaci di prendere una decisione su chi punire.

Che il clima tra la Fortitudo e il Parma non fosse idilliaco lo si sapeva e infatti, dopo la celeberrima mega rissa delle Semifinali 2004, non si erano registrate altre situazioni “ad alta tensione”, almeno prima di stasera. E il 3 settembre 2010, in occasione della quarta gara delle Finali Scudetto, le panchine sono “ritornate in campo” per ben tre volte, con sospensioni della gara e l’incapacità, a tratti imbarazzante, degli arbitri di prendere una decisione su chi punire.
D’accordo che di Finale si tratta, ma se ad inizio anno si parlava “di tolleranza zero” che gli arbitri dovevano utilizzare sui giocatori&staff tecnico alla prima protesta, perché non è stato fatto così stasera? Perché non punire quei giocatori e quei componenti dello staff tecnico ospite rei di questi comportamenti? A questa semplice domanda, traete voi la risposta che volete, ma che non avrete, immagino, difficoltà a trovare.

E’ probabilmente questa l’immagine con cui si ricorderà Gara 4 di Finale Scudetto, invece dell’intensità e di alcune belle giocate messe in campo da ambedue le squadre in campo.
Prima dell’inizio della partita, vengono premiati l’Arbitro Sante De Franceschi all’ultima gara da arbitro dopo una splendida e lunga carriera e Bidi Landuzzi che solleva la Coppa vinta nel Girone eliminatorio a Brno.

Il primo inning vede le due squadre segnare subito. Parma batte tre valide in successione su Matos, partente della Fortitudo, con Yepez che batte a casa il punto del vantaggio. La difesa, con una presa da urlo di Santaniello, risponde presente e chiude l’attacco ducale. Dall’altra parte è la valida di Ramos su Martinez a dare il punto del pareggio ai padroni di casa.
E nell’inning successivo la Fortitudo passa a condurre. Landuzzi è salvo su errore di Dallospedale e le valide di Malengo e Santaniello riempiono le basi. Il punto forzato di Infante grazie alla base ball e la volata di sacrificio di Mazzuca portano Bologna a condurre per 3 a 1. Passano tre inning dove nulla succede e si arriva al sesto inning con Parma che colpisce duro Matos: doppi in successione di Dallospedale (4 su 5 per lui alla fine), Yepez e il triplo di Camilo per il pareggio ducale. La volata di Sambucci sul neoentrato Moreno porta gli ospiti a condurre per 4 a 3.
Nell’attacco successivo, le panchine escono una prima volta dopo che Malengo toccando su una battuta al volo Sambucci è “circondato” dagli avversari. Ma tutto si risolve senza grossi problemi e con l’interferenza del giocatore della Fortitudo.

I problemi nascono all’ottava ripresa quando la Fortitudo trova un miracoloso vantaggio segnando due punti. Grifantini, entrato al posto di Martinez, concede le basi ball a Mazzuca e Ramos. Angrisano batte un bunt difficile che Grifantini assiste male in prima: il ricevitore è salvo in seconda, i compagni segnano punto per il 5 a 4 Fortitudo. Landuzzi batte valido e con corridoi agli angoli a Malengo non riesce lo squeeze play, con Angrisano che è eliminato a casa. Inizialmente sulla giocata viene chiamato ball a casa, ma dopo le proteste accesissime dei giocatori di Parma (Munoz in primis) il lancio viene cambiato in strike. Malengo guadagna peró la base ball ma vola qualche parola di troppo e i giocatori di ambedue le panchine sono di nuovo in campo. Vola qualche gesto di “amicizia” ma gli arbitri sono peró incapaci di prendere una decisione su chi punire del Cariparma e lasciano, clamorosamente impuniti i giocatori ospiti. Salta probabilmente la concentrazione alla Fortitudo, e il nono inning si rivelerà decisivo: Parma infatti ribalta nuovamente le redini dell’incontro grazie ad una indecisione della difesa. Finisce 7 a 5 per Zileri e compagni, che impattano così la serie. Non mancano nemmeno alcuni gesti vergonognosi di un qualche tifoso di Bologna che sputa verso il dug out ospite. Qualcosa di veramente inacettabile.
Tornando al campo, domani sera (cioè stasera NDG) la Fortitudo è chiamata al riscatto. Sul monte, probabile sfida Cillo vs Burlea. Sperando di non vedere un nuovo “far west” in campo. Perché alla fine è sempre il baseball a rimetterci.