GOLDEN GLOVE: EMILIANO DELUCCA RITORNA CON I SUOI ARTICOLI E CI PORTA ALLA SCOPERA DI RANDY “THE BIG UNIT” JOHNSON

di EMILIANO DELUCCA

Una regola universale del baseball dice che un giocatore alto più di un metro e 93 non potrà mai diventare un grande lanciatore…
Ma in ogni regola che si rispetti c’è l’eccezione… in questo caso l’eccezione è alta 2,08 e si chiama Randy Johnson..
Randall David Johnson nasce a Walnut Creek,California, il 10 settembre 1963. Suo padre Bud fa il poliziotto mentre la madre Carol fa qualche lavoretto saltuario, soprattutto nel volontariato e si occupa del figlio.
Già da bambino Randy è molto alto e, come è logico che sia, il suo primo indirizzo sportivo è il basket, ma il suo sogno rimane il baseball.
E’ l’unico bambino durante le partitelle fra amici in grado di far “sibilare” la palla e dopo un po’ tutti gli altri ragazzini non vogliono più giocare con lui… non a causa della velocità dei lanci, ma per lo scarso controllo al lancio di Randy, il che fa diventare l’andare in battuta contro di lui una specie di roulette russa!
Il padre Bud decide di aiutarlo.. gli fa da ricevitore, gli disegna sul muro un’area di strike… Randy lancia la pallina contro quel muro per ore e ore tutti i giorni, tanto da farsi saltare via le unghie della mano sinistra a forza di impugnare la pallina.
Entra alla Livemore High School, dove eccelle nel basket e nel baseball. Il problema più grosso riguarda la sua uniforme.. tutti infatti lo prendono in giro perché i pantaloni gli arrivano al ginocchio e ad ogni lancio gli esce la maglietta dai pantaloni, tanto che viene costretto dagli arbitri a risistemarsi dopo ogni pallina lanciata.
Al termine del liceo viene scelto dai Braves, ma i genitori lo convincono ad andare al college,per migliorarsi sia per quanto riguarda lo sport sia per la sua istruzione.
Va alla USC in California. Dimostra una velocità impressionante, ben oltre le 90 miglia, ma non riesce a reggere la pressione quando i suoi lanci perdono un po’ di controllo durante le partite.
Ma la stoffa c’è e Montreal lo sceglie nell’86 con il numero 34.
Passa un paio d’anni nelle Minors per migliorare il controllo di palla e per cercare di governare le emozioni che lo fanno agitare, e sbagliare,durante le partite.
Passa fra i professionisti, dove viene considRandy ai Mariners / SIerato il più intimidatore fra i pitcher, a causa della stazza, del look, della velocità mostruosa della palla e anche della mancanza di controllo nei lanci…
Montreal allora decide di mandare Randy a Seattle (foto a destra, SI) in cambio di Mark Langston. Dal 1990 al1992 Randy guida la classifica delle basi ball concesse e dei colpiti. Contro Milwaukee riesce nell’impresa di subire 4 punti a fronte di una sola valida a causa di ben 10 basi ball in 4 inning!
Riesce anche ad ottenere successi incredibili però.. verrà ricordato infatti come l’unico mancino ad aver mandato strike out Wade Boggs tre volte nella stessa partita!
Nel ’93 Randy Johnson diventa finalmente quello che tutti conosciamo.. chiude la stagione con 19 vittorie e 8 sconfitte, 3,24 di ERA e la prima di sei stagioni con più di 300 K.
L’anno successivo vince il Cy Young Award grazie ad un record di 18-2, 2,48 di ERA e 249 K..la sua percentuale di vittorie (il 90%!!!) è la seconda di sempre nella storia della American League.
Nel 1998 la sua stagione è divisa a metà.. fino al 31 luglio gioca a Seattle, poi viene ceduto a Houston. In 11 partenze ottiene 10 vittorie e porta gli Astros alla postseason dove, nonostante le sue prestazioni eccezionali, non viene supportato dall’attacco e Houston deve così riporre i sogni di gloria nel cassetto.
Nel ‘99, firma da Free Agent per la giovanissima franchigia dei D’Backs  un contratto di 4 anni a 53 milioni di dollari e vince il Cy Young Award della NL per 4 anni di fila, dal 1999 al 2002.
Nel 2001 arriva ad Arizona anche Curt Schilling e insieme vinceranno le World Series contro gli Yankees.. è record per una franchigia che, a soli 4 anni dalla nascita, riesce a vincere il titolo mondiale.
Ma il 2001 è ricordato anche per il più strano episodio mai registrato in un campo da baseball. Durante lo Spring Training contro i Giants, Randy colpisce una colomba con la sua fastball.. il povero volatile si schianta morto per terra fra un mare di piume svolazzanti!!…quando si dice trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per la cronaca, il lancio viene classificato “no pitch”.

Nel 2002 Big Unit vince per la quarta volta consecutiva il Cy Young Award e conclude la quinta stagione consecutiva con più di 300 strikeout, vince la Tripla Corona ed è l’unico pitcher nella storia della MLB ad ottenere un record di 24 partite vinte e 5 solo perse!
Nel 2003 salta la maggior parte della stagione a causa di un paio di fastidiosi infortuni, ma riesce comunque ad infrangere un record personale. Randy Randy / ESPNriesce a battere il primo fuoricampo della sua carriera contro i Brewers…una notevole soddisfazione per un lanciatore che ha una media battuta di .128!!
Ma l’anno successivo ha in serbo per Randy (foto a sinistra, ESPN) uno splendido regalo per i suoi 40 anni. Infatti il 18 maggio contro i Braves Big Unit gioca la sua “partita perfetta”, il 17esimo della storia a riuscirci, diventando il giocatore più anziano della storia ad avere lanciato un perfect game.
Poco più di un mese dopo mette strikeout Jeff Cirillo dei Padres e diventa il quarto pitcher della storia a mettere a segno 4000 K!
Purtroppo per Randy i suoi compagni in attacco non riescono a capitalizzare le sue prodezze sul monte e la stagione si chiude con 16 Randy Johnson / SIpartite vinte e 14 perse, cifre bugiarde che non mettono in luce lo splendido lavoro che Johnson ha fatto per tutta la stagione.
L’anno dopo passa agli Yankees. Randy  (foto a destra, SI)  è parecchio incostante sopratutto nella prima parte della stagione, mentre si riprende nella seconda. Purtroppo però durante gara 3 della ALDS contro gli Angels subisce 5 punti e due homerun in 3 inning e si trova addirittura relegato nel bullpen..infatti in gara 5 apparirà in campo come rilievo di Mussina, cosa che non gli succedeva dal 2001 quando rilevò Schilling durante gara7 delle World Series.
L’anno successivo comincia bene, ma Randy fatica a trovare la forma anche a causa di una fastidiosa ernia discale. Addirittura nei playoff si trova costretto a fare una epidurale per attenuare il dolore e poter così scendere in campo in gara 3 della ALDS.
Il dolore alla schiena diventa però insostenibile e Randy deve operarsi. Gli Yankees decidono di cederlo nuovamente ai D’Backs in cambio di 5 giovani prospetti.
Ritorna in campo il 24 aprile 2007 e dopo un paio di partite ritrova la forma migliore. Ma la sfortuna si accanisce e il disco già operato l’anno prima fa di nuovo “crack”.. si rende necessario un nuovo intervento e la stagione 2007 per Big Unit finisce qui.
Rientra il 14 aprile 2008 portando a termine una stagione da 11 vittorie e 10 sconfitte e il 6 luglio ottiene il suo strikeout numero 4700..non male per un Randy Johnson / SI“nonnino” di 44 anni e con due ernie del disco alle spalle!
Il 26 dicembre 2008 Randy firma un accordo per un anno con i Giants (foto a sinistra, SI) per la modica cifra di 8 milioni di dollari! Il 4 giugno di quest’anno diventa il 24esimo pitcher della storia a raggiungere le 300 vittorie in carriera, prima di essere messo in lista infortunati a causa di un problema alla spalla sinistra.
Big Unit tornerà sul monte? E se tornerà sarà ancora Big Unit oppure diventerà “Not-so-Big Unit”?
Gli amanti del baseball lo aspettano…una volta i grandi esperti dicevano che uno di 2 metri non sarebbe mai potuto diventare un grande pitcher…se abbiamo creduto a loro, perchè non credere nel ritorno di Randy Johnson???